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Chicche WSOP 2023: meno di un Big Blind e chiede il time bank. Andrà a premio!

Se dovessimo stare dietro ad ogni piccolo frammento divertente, curioso, o anche solo degno di nota, rispetto a tutto ciò che sta accadendo in questa 54esima edizione delle WSOP 2023, dovremmo scrivere per voi lettori almeno una ventina di articoli al giorno, ma noi rimaniamo umili e vi regaliamo le chicche WSOP che consideriamo più godibili.

Nella notte si è concluso il Day 2 del High Roller da $100.000, il cui responso finale potrete trovare nel primo report di giornata, quello andato online in mattinata.

Call! Solo Call!

Nel momento in cui avviene questo episodio, la giornata è più o meno a metà e si sta giocando il livello numero 18 iniziato da qualche minuto e secondo il quale i giocatori rimasti in piedi devono affrontarsi a T.120.000, per l'esattezza 60k/120k e 120k di ante.

L'azione riguarda i due proprietari delle postazioni di Piccolo e Grande Buio, con il BB occupato da Ren Lin, cinese, che gioca con poco più di un paio di più, in virtù di un colpo quasi letale giocato un paio di mani prima.

Jeremy Ausmus è il giocatore seduto sullo Small Blind che, a prescindere dallo stack del suo unico potenziale rivale, decide di aprire in click raise a 240.000.

Lin opta invece per manifestare verbalmente la sua volontà di chiamare il raise dell'avversario, dichiarando call e mettendo tutto il suo esiguo stack nel mezzo, ma non si rende contro che il suo, seppur ridotto, patrimonio è leggermente maggiore dell'entità del rilancio, per cui, in queste situazioni, viene chiamato il floorman, il quale assegna correttamente il call a Lin, chiedendo al Dealer di restituire una chips da 25.000 all'interessato.

Risatine di circostanza e time bank inserito

La situazione crea le solite risatine di circostanza, visto che Lin gioca con uno stack di molto meno di un Big Blind, ma il floorman è rimasto sul posto e, vista la particolarità della situazione, decide di dare uno sguardo al completamento del colpo.

Al dealer viene chiesto di girare il flop che recita a 10 9 , sul quale Ausmus checka, creando un nuovo giro di risatine da parte dei giocatori compagni di gioco, prima che Lin, per partecipare al teatrino, decide di spendere un time bank e a questo punto le risatine si fanno ben più decise.

Dopo qualche secondo, annunciato con fragore, arriva l'All In di Lin che forza il suo avversario ad aggiungere la già citata chip da 25.000, ovviamente investita dal suo avversario, per questo showdown:

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  • Ren Lin: a j
  • Jeremy Ausmus q 4

"Cosa vuoi pensare di fare, Jeremy?", continua a divertirsi Lin, chiedendo al suo avversario strada per il suo piccolo raddoppio.

"Sto cercando di chiudere il mio draw a fiori", risponde Ausmus, scatenando una nuova risata dell'ormai coinvolto e interessato pubblico seduto al tavolo.

Ma non un 6 e nemmeno un 6 possono cambiare la situazione a favore dell'americano.

La cosa che comunque sembra essere più curiosa, è che, alla fine della fiera, Lin chiuderà a premio il torneo, per un ottavo posto da $284.979, mentre Ausmus giocherà questa sera per emergere tra i 6 finalisti e conquistare un premio di $2.576.729.

Foto homepage: Jeremy Ausmus & Ren Lin Courtesy Hayley Hochstetler & Pokernews

Per rimanere informati su tutto ciò che sta succedendo a Las Vegas, vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata alla kermesse.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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