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Le mani del Top 9. Top pair e Draw Nuts

Le mani del Top #9: Top Pair e Draw Nuts con carta scary al turn

Top Pair e Draw Nuts. Con il pezzo che state leggendo, riprendiamo un’altra nostra rubrica che avevamo abbandonato poco prima che cominciassero le World Series Of Poker, “Le mani del Top”.

Per chi non avesse mai letto un solo episodio di questa nostra collana, vi diamo solo conto che tutte le mani che leggerete, sono state giocate in contesti nei quali non si giocano premi da urlo, ma, giocate realmente, possono aiutarci a crescere insieme come giocatori.

Top pair e Draw Nuts

È San Marino la location in cui è stato giocato questo colpo in un torneo da €330 di iscrizione.

Un avversario alla mia immediata destra, dallo stile molto conservativo, decide di aprire da Middle Position per una size pari a 2,5 BB. Lo chiameremo “Marendo“.

Egli gioca con circa 100X dietro, siamo giunti al quarto livello dell’evento e a partire del prossimo entreranno in gioco le ante.

Io gioco da CutOff e spillo una mano che in questa posizione cerco di mixare in situazioni di questo tipo, adattandomi al tavolo e, soprattutto, al giocatore contro il quale mi misurerò in posizione. La mano in questione è a 10.

Non chiama nessuno dei nostri compagni, fino a quando tocca al Big Blind che decide di mettere. Hero e il Big Blind giocano con uno stack che copre quello dell’original raiser e si attesta intorno ai 140x.

Flop decisamente interessante

Si gioca quindi sulla base di uno stack effettivo molto profondo, ma ho già notato al tavolo una certa aggressività da parte del Big Blind, che chiameremo “Martinho”.

Martinho, Marendo e il sottoscritto, ci gustiamo questo croccantissimo flop che difficilmente non accontenterà qualcuno, visto che è super bagnato: a 8 9 .

Abbiamo Top Pair e Draw Nuts. Per me è ovviamente un flop che non abbandonerò mai, qualsiasi cosa accada, ma succede quello che non ti aspetti.

Il piatto è di 8 BB e Martinho donka 3,8 Bui, chiamato dall’original raiser. Io ho una mano fortissima, dalla quale vorrei estrarre valore fin da subito e decido di rappresentare tantissima forza, optando per un rilancio a 11x.

Non si arrendono i miei due rivali che, chiamando, producono un piatto da 41 BB.

Scary al Turn

Il turn non ci dà alcun miglioramento nella mano, anzi. Casca un 7 che chiude i draw di bilaterale che entrambi i miei avversari, per un motivo o per un altro, possono avere nel loro range di Starting Hands.

Dopo aver preso io il controllo della mano, Martinho e Marendo checkano. La mia riflessione è adesso sul fatto che rischio di auto valuebettarmi e con un check raise ( che quasi sempre sarà un check-shove ) da parte di uno dei due avversari, potrei essere out playato con la mano migliore.

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Tengo il piatto basso senza originare ulteriori scommesse.

River Nuts: Top Pair e Draw Nuts che si chiude

Super gioia al river per me, visto che casca un j che mi dà il nuts e che, soprattutto, potrebbe mettere in condizione i miei avversari di aver centrato un punto abbastanza forte.

Abbiamo detto che il piatto è pari a 41x e i miei due avversari checkano.

Ora il mio unico scopo è quello di fargliene mettere il più possibile dentro. Vorrei utilizzare una size che desti qualche sospetto di steal e questo lo posso fare solo con la speranza, peraltro piuttosto fondata, che Martinho e Marendo decidano di mettere con una scala, visto che difficilmente un set chiamerà.

Faccio 28x, circa 3/4 pot e, con mia grande sorpresa, dopo qualche tentennamento, il Big Blind va All In su un piatto che ora è diventato di circa 70x.

La sua idea non mi fa impazzire, visto che shova k 10 che è una mano con la quale dovrebbe sempre e soltanto chiamare. In questo modo mette a repentaglio il suo torneo e con il valore che ha, rischia di farsi chiamare solo da chi lo batte, o al massimo splitta.

L’original raiser folda, peraltro a malincuore, visto che aveva a 10 foldati con più coscienza e a me non rimane altro che dichiarare il call e incamerare il piatto.

Le Mani del Top

La rubrica “La Mani del Top”, non è un modo di imporre il mio pensiero, tutt’altro. Le mani sono state giocate in contesti dove NON si giocano premi di notevole rilevanza e non ci sono livelli di pensiero che ci devono portare a scontrarci verbalmente.

È un modo per crescere insieme e, se volete, dare qualche parere in merito, senza doverci scannare su chi è il più bravo o il più scarso. Anzi, ve lo dico subito, così tagliamo la testa al toro: il più scarso sono io e voglio continuare a imparare.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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