E' una emergenza sanitaria senza precedenti nel nostro paese (e non solo), con un bilancio drammatico con oltre 100 morti in totale. Negativo il bilancio della giornata di ieri: 28 decessi ed oltre 580 casi per farvi capire che non siamo di fronte ad una situazione da sottovalutare ma non dobbiamo neanche essere vittime di un eccessivo allarmismo, difficile potersi fare un'idea: anche gli esperti si dividono nelle opinioni, paiono disorientati come i nostri politici, ma la sensazione è che la scienza ancora non conosca bene un virus troppo "giovane". I colpi di scena positivi e negativi possono essere dietro l'angolo, la situazione cambia di ora in ora.

Il poker e lo sport passano, per forza di cose, in secondo piano in termini di importanza ed ogni provvedimento restrittivo deve essere accettato con la massima comprensione. Cerchiamo però di capire quali saranno le conseguenze e gli scenari nei prossimi mesi nel settore dei tornei live e dei casinò.
In questo Articolo:
Da Malta alla Slovenia, la situazione del live: IPO verso lo start
Prima di tutto all'estero che percezione c'è di questa emergenza nel nord Italia?
Siamo finiti sotto la lente di ingrandimento. I principali poker blog del Nord America come CardPlayer hanno dato ampio risalto al ban dei players italiani e dealers al King's Casinò in Repubblica Ceca. Nella vicina Malta hanno annullato uno dei tornei più attesi a maggio, il Malta Poker Championship. Il Governo maltese, con un'ordinanza, ha disposto la quarantena per due settimane ai residenti che tornano dall'Italia.
Invece in Slovenia, è stata confermata l'organizzazione dell'Italia Poker Open (IPO) a Nova Gorica per l'11 marzo.
Verso l'estate tra WSOP e PSPC
Notizie contrastanti. Da una parte il Governo chiude scuole ed asili fino al 15 marzo, dall'altra il Comune di Venezia annuncia la riapertura del Casinò domani, 6 marzo.
Difficile farsi un'idea di quello che potrà accadere tra poche ore, figuriamoci quest'estate quando ci saranno due grossi appuntamenti pokeristici: le World Series of Poker e il PokerStars Players Championship a Barcellona durante l'European Poker Tour ad agosto.
La speranza è che il virus possa scomparire con l'arrivo del caldo come è successo con il SARS, ma è solo una speranza, un'ipotesi e non una certezza scientifica.
World Series e Las Vegas
E' vero che mancano meno di 90 giorni all'inizio delle WSOP, ma un grosso punto interrogativo incombe sui campionati del mondo di poker ed anche sui nostri giocatori. I media USA monitorano, mentre l'amministrazione Trump ha fatto sapere non più tardi di ieri che gli italiani potranno sbarcare al di là dell'Oceano Atlantico ma dovranno sottoporsi a dei controlli sanitari.
Due compagnie aeree come American Airlines e Delta Airlines hanno sospeso i voli su Milano. Ma anche negli States in queste ore si stanno vivendo momenti di apprensione: la California ha dichiarato lo stato di emergenza per l'alto contagio del virus.
In Nevada invece è ancora una "isola" felice con zero casi, ma l'allerta a Las Vegas è scattata con l'allarme nella vicina California. I casinò nel Golden State stanno chiudendo, almeno alcuni.
Le sale da gioco della città delle luci stanno iniziando a prendere le prime misure: Wynn Resort ha comunicato che nei propri casinò metterà a disposizione disinfettante per le mani nelle aree pubbliche. Non si fa più finta di nulla ma l'action è sempre la stessa.
Le autorità del Nevada hanno dichiarato che non ci sono restrizioni sui voli, anche se un pò di apprensione c'è anche per la clientela high stakes che arriva dall'Asia.
5,8 milioni di turisti hanno visitato Las Vegas nel 2018, di questi oltre 803.000 di questi viaggiatori provenivano dall'Asia. Sempre Delta Airlines ha fermato i voli dalla Cina ed ha limitato quelli da Seoul (Corea del Sud).
Tony Rodio, CEO di Caesars Entertainment, ha dichiarato che fino ad ora non c'è stato alcun impatto sull'andamento dei ricavi del gruppo, tranquillizzando i mercati e gli investitori, ma si teme cancellazioni delle prenotazioni soprattutto proprio dall'Asia.
Gli italiani potranno volare a Las Vegas
Non vi è però alcun segnale che lascia pensare che vi saranno restrizioni per i giocatori europei alle WSOP (solo controlli sanitari al momento), anche se tra i players americani c'è chi scommette (come Doug Polk) sull'annullamento della kermesse iridata. Molti giocatori su Twitter si sono dichiarati pessimisti. Ma non ci sono elementi concreti per pensarlo, oggi.
In ogni caso, la storia insegna: le WSOP hanno sempre funzionato a prescindere dalla presenza degli stranieri. La maggior parte dei tornei non prevede garantiti, mentre gli organizzatori continuano ad annunciare lo schedule estivo, mandando messaggi che inducono il più possibile all'ottimismo. Ieri è stata la volta del programma per i tornei giornalieri, il cash game e i satelliti. C'è voglia di normalità e di dare segnali forti al mondo.
Las Vegas, come sempre, vuole continuare ad essere una location perfetta per l' evasione, un posto magico che non ha nulla a che fare con la realtà e con tutto quello che la circonda. Virus permettendo

Pokerstars Players Championship Barcellona
L'altro grande appuntamento estivo è ad agosto a Barcellona con la seconda edizione del Pokerstars Players Championship (PSPC) Barcellona, che sarà ospitato dal Casinò del capoluogo catalano durante l'EPT, previsto dal 12 al 30 agosto. Il torneo dell'anno inizierà il 20 per concludersi il 24 agosto.
In Spagna c'è comunque ottimismo. Due giorni fa il WPT ha annunciato la data al Casinò di Barcellona per una nuova tappa del World Poker Tour dal 27 marzo al 5 aprile. Al Casinò Cirsa di Valencia invece è partito oggi il Main Event del Festival (fino all'8 marzo) che assegnerà diversi Platinum Pass del valore di 26.000€ (si tratta del ticket di qualificazione al PSPC).
In questo momento la Spagna ha sospeso l'ingresso dei voli provenienti dall'Italia ma solo fino ad Aprile. Anche in terra iberica c'è voglia di normalità.
Ci sarà tempo per capire quali saranno le evoluzioni. Più vicino invece l'appuntamento con l'EPT Montecarlo dal 23 aprile al 2 maggio. Le frontiere però tra Italia e Francia rimangono - per fortuna - aperte. Bisogna capire cosa penseranno nel Principato e quali saranno le evoluzioni del virus in Europa nel prossimo mese.