Il punto di forza dei tornei satellite è la possibilità di qualificarsi ad eventi importanti, e dal buy-in non indifferente, partendo da una spesa piuttosto contenuta. È quello che è successo a Charlie Godwin nel recente Super High Roller WPT, vinto da Michael Addamo.
La Godwin, VIP manager di partypoker, ha partecipato ad un satellite da 109 dollari, vincendo la qualificazione ad un secondo step da 1.050, per poi riuscire ad approdare al Super High Roller da 102.000 dollari di buy-in.
E non finisce qui.
Chi è Charlie Godwin
Sì, perché Charlie Godwin non solo ha potuto giocare un torneo da 100k con una spesa iniziale di 109 dollari: è pure andata a premio. La giocatrice britannica ha chiuso addirittura al 3° posto, per un premio di 620.000 dollari, mettendosi alle spalle giocatori del calibro di Sergi Reixach, Linus Loeliger e Christoph Vogelsang.
Pur non essendo una giocatrice professionista, la Godwin ha vinto oltre 140.000 dollari anche nei tornei di poker live, dove si diletta dal 2011. Il suo miglior risultato, 34.000 dollari, è un 19° posto al Millions Main Event del partypokerLIVE del 2017, ma al suo attivo ha pure un in the money al WSOP Main Event 2017: 982° posto per 15.000 dollari.
Sempre alle World Series of Poker, ma l’anno successivo, ha partecipato per la seconda volta al Ladies Championship, dove è riuscita a piazzarsi all’80° posto, incassando 1.646 dollari.
La mano decisiva
Rimasti in 7, Charlie Godwin si era ritrovata short stack nel Super High Roller, in all-in con A K contro il 6 5 di Vogelsang. Il flop J 6 2 , seguito dal 3 al turn, sembrava aver segnato il destino della giocatrice, ma un A al river le permetteva di piazzare la bandierina, perché poco dopo Daniel Dvoress sarebbe stato eliminato.
Con l’eliminazione di Vogelsang, Loeliger e Reixah, la Godwin si è trovata così sul gradino più basso del podio, quando il suo A-2 non è riuscito a superare l’A-6 del futuro vincitore, Michael Addamo.
La carriera in un satellite
Difficilmente Charlie Godwin lascerà il suo lavoro di VIP manager a partypoker per lanciarsi completamente nella carriera di giocatore professionista, ma la sua non è l’unica storia legata a un torneo satellite.
Matt Matros ha raccontato qualche mese fa di aver cominciato la sua carriera proprio grazie ad un satellite da 100 dollari, attraverso il quale poté qualificarsi al WPT Championship, dove poi chiuse al terzo posto, nell’ormai lontano 2004.
Anche Martin Jacobson, campione del mondo nel 2014, ha “cominciato dal basso”, come spiegava in un’intervista datata aprile 2019. Lo svedese si è costruito il bankroll proprio tramite i tornei satellite, partendo da pochi centesimi “fino ad arrivare a vincere i premi più importanti”.