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Le Mani del Top

Le mani del Top #10: flop dei sogni. Turn e river orribili. Giusto il fold?

Torniamo a parlare di cash game nella decima puntata de "Le Mani del Top", la rubrica che curo personalmente con cadenza settimanale e che questa settimana fa capo ad una partita di cash game €2/€5.

Le mani del top: le caratteristiche del tavolo

La partita sta entrando nel vivo dopo una trentina di mani giocate. I rilanci sono ancora abbastanza standard e non esiste uno sceriffo al tavolo, essendo esso piuttosto eterogeneo. Il flow della partita è per adesso abbastanza regolare, ma ad un certo punto si crea una dinamica in cui partecipano al colpo ben 5 giocatori, il sottoscritto compreso.

I miei rivali sono tutti piuttosto deep, anche se io copro tutto il tavolo in virtù di un bel piatto vinto qualche minuto prima grazie ad una scala in 3-Way. Si gioca con uno stack molto elevato per una partita come questa.

Stack profondi

Iniziamo la mano con €1.500 di stack effettivo, 300x del ragazzo che apre la mano, leggermente inferiore a quello dei due callers e del mio, con €2.000 davanti.

Apre un ragazzo abbastanza regolare da UTG. Si gioca 7 handed e la size scelta è abbastanza standard, €13.

Arrivano ben 4 call tra cui quello del bottone, che fino ad ora è entrato in gioco parecchie volte, anche se ha mostrato spesso valore. Una volta sola ha spinto una mano con una one gap suited ( qualcosa come 5 7 ). Questo mi ha fatto ragionare parecchio sulle sue frequenze.

Io gioco da Grande Buio e questa volta la one gap suited ce l'ho io. Gioco con il mio 4 6 , anche perché alla luce di una cold 4bet del giro precedente che ha probabilmente sbilanciato la mia immagine verso un atteggiamento piuttosto aggressivo, non vorrei ingrossare il piatto più del dovuto col rischio di dover foldare SEMPRE, se qualcuno decidesse di 4bettare, UTG in primis, quindi decido di chiamare senza inventarmi nulla.

Mi limito al call con l'idea di non buttarmi a capofitto in una mano contro 4 avversari tutti praticamente unknown e foldare con una certa serenità se non hitto nulla.

Il dealer, riconosciuto da tutti come "Pau", piazza sul tavolo un flop piuttosto interessante per hero: 7 8 5 , che significa scala chiusa e flush draw. Quasi il flop dei miei sogni.

Il mio check non è quotato. La palla arriva al bottone senza nessuna azione degli altri players. Decide di fare €25 su un piatto che è diventato €65. La mia idea è stata immediatamente quella che fosse corretto check-raisare per costruire il pot, visto che giochiamo tutti molto deep e il bottone, in virtù delle poche info che ho, difficilmente mollerà il colpo. La size che scelgo è pari a €100.

Turn ininfluente?

Al turn, €265, casca un 5 , che non è esattamente una carta che rafforza la mia posizione. La size che scelgo per continuare a tenere il pallino del gioco, è quindi figlia di una necessità di non mettermi in condizione di dover fare delle scelte fin troppo radicali al river in caso di ulteriore scary card. Faccio €75.

Il mio avversario opta per un call, cosa che non mi dispiace affatto.

Il pot è ora di €410 e "Pau" fa atterrare un 5 sul river. Per me è la carta peggiore del mazzo e, probabilmente, agisco con troppa insicurezza e questa volta checko.

Il bottone fa €210 che significa circa metà pot.

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Hero che fa?

Ricapitolando

In caso di call dovrei presentarmi allo showdown con una scala che con il passare delle street ha perso buona parte del suo valore, peraltro fortemente sovra rappresentata, visto che alla luce del mio agire potrebbero esserci tanti draw e alcune combo che sono esattamente rappresentati dalla mia condotta effettiva.

La mano della scala di cui ho parlato all'inizio, però, potrebbe aver destabilizzato la lettura del mio avversario e averlo reso piuttosto intrepido.

D'altro canto ci sono mani che oppongono resistenza sia sul check-raise al flop che alla puntata al turn. Penso alle bilaterali alte, come 9x-10x e qualche meno probabile draw di picche missato superiore, ovviamente, al mio

Il risultato della mano

Alla luce di tutti questi ragionamenti decido di foldare, seppur a malincuore. Purtroppo questa volta oppo non mostra e non sapremo mai se ho fatto un ragionamento giusto o sbagliato.

Non sono tuttavia soddisfatto della condotta della mia mano anche se penso che "aggiustandola" in alcuni punti, io possa trovare almeno un minimo di diritto di cittadinanza.

Voi come l'avreste giocata?

Le Mani del Top

La rubrica “La Mani del Top”, non è un modo di imporre il mio pensiero, tutt’altro. Le mani sono state giocate in contesti dove NON si giocano premi di notevole rilevanza e non ci sono livelli di pensiero che ci devono portare a scontrarci verbalmente.

È un modo per crescere insieme e, se volete, dare qualche parere in merito, senza doverci scannare su chi è il più bravo o il più scarso. Anzi, ve lo dico subito, così tagliamo la testa al toro: il più scarso sono io e voglio continuare a imparare.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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