Vai al contenuto

Il profilo ideale del grinder? scopriamolo con Pokermagia!

La classica postazione di un grinderA certi livelli, il poker deve fare rima con "qualità della vita". Ne è fortemente convinta Pokermagia, che da tempo ha avviato una politica rivoluzionaria nella sua concezione del poker coaching. Partner esclusivo di Assopoker (con un fantastico progetto comune chiamato AssopokerAcademy che scoprirete nelle prossime settimane), Pokermagia si avvale da un pò di tempo di una figura particolarmente importante: si chiama Nicola, è laureato in Filosofia Teoretica e Metafisica, e al momento sta ultimando la specializzazione in Psicologia clinica.

In concreto, Nicola si occupa di minori che intraprendono percorsi alternativi al carcere in un centro presso il quale fa l'educatore, mentre in un altro centro si occupa di sostegno a minori con problemi (soprattutto riguardanti situazioni familiari borderline etc). Le strade di Pokermagia e di Nicola si incontrarono tempo fa, e la scintilla fu la passione di quest'ultimo per il texas hold'em. Talento e applicazione lo portano a crescere in fretta, fino a diventare egli stesso coach con il nickname "Garrincha".

Ma il vero valore aggiunto è arrivato da quando Nicola si occupa di recruiting per la scuola di poker più famosa d'Italia e partner esclusiva di Assopoker. Cosa significa? Come sapete, Pokermagia propone percorsi di coaching gratuito e staking, e Nicola effettua dei colloqui con i candidati a questo percorso.

Non si tratta di semplici colloqui psicoattitudinali, poichè la prospettiva in cui si inquadra tutto ciò è molto più ampia. "Il discorso si può sintetizzare così: pur perseguendo ovvi interessi commerciali e muovendosi in un contesto aziendale, Pokermagia non è disposta a perseguire i propri scopi utilizzando mezzi che finiscano per ostacolare il raggiungimento dei fini dei fruitori, cioè in sostanza non è disposta a sacrificare il benessere di chi collabora con noi per interessi commerciali", ci rivela Nicola.

Il grinder dovrebbe avere un rapporto equilibrato tra poker e vita reale...In termini pratici, in cosa si traduce tutto ciò? "Beh, vedrò di fare qualche esempio. Ci sono alcuni ragazzi che grindano molto e anche con profitto, ma in alcuni casi il grinding può finire per essere qualcosa di sintomatico, un'attività complusiva dietro alla quale si possono nascondere complessi conflittuali e irrisolti. Con questo tipo di soggetti siamo molto prudenti, così come coi ragazzi che hanno percorsi universitari che richiedono impegno costante, tenendo presente che il grinding può essere un'attività destabilizzante per l'equilibrio di una persona.

Eccola la parola magica: equilibrio. Fare il grinder è un'attività stressante da un punto di vista psicofisico, e per farlo ad un certo livello non basta il puro talento pokeristico. Occorre tutta una serie di altre doti, come parti che concorrono a creare l'equilibrio di un tutto - in questo caso la persona. L'idea di fondo è semplice, ed è una sorta di equazione: "Un player vincente non potrà che essere anche una persona forte ed equilibrata, e il percorso che un giocatore intraprende con Pokermagia finisce spesso per implicare una crescita globale dell'individuo, pur rimanendo fortemente focalizzata su una formazione specialistica. Le due cose non sono affatto in contraddizione!", afferma Nicola, al quale viene quindi spontaneo chiedere: ma allora che requisiti deve possedere un grinder per avere successo?

I requisiti fondamentali di un grinder

"I tratti personologici sono molteplici, alcuni generali altri più specifici. Sicuramente una caratteristica fondamentale per il grinder è saper tollerare la frustrazione, ovvero la capacità di far sì che il proprio umore, il mood, non sia troppo influenzato da accadimenti negativi pokeristici ed extrapokeristici. Ci sono elementi che un player non può controllare, da cui possono derivare alcune frustrazioni (classico esempio: la varianza). Il valore chiave da questo punto di vista si chiama "nevroticismo": valuta l'adattamento in relazione all'instabilità emotiva. Per un'attività come quella del grinding un basso valore nella categoria nevroticismo è essenziale, anche se è uno dei più difficili elementi da scovare per un selezionatore. Infatti le figure come la mia devono essere abili nel "trickare" il candidato, metterlo in difficoltà per poter "scavare" un pò."

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Altri elementi importanti? "Un altro concetto rilevante è il cosiddetto "locus of control". Si tratta di un concetto psicologico che ha a che fare con la tendenza del soggetto ad attribuire le cause di ciò che gli succede o a sè stesso o a fattori esterni. Il LOC si divide infatti in interno ed esterno:

Un soggetto che ha un LOC interno tenderà ad attribuire le cause di ciò che gli accade a sè stesso, alle proprie competenze o responsabilità. Al contrario, una persona con LOC esterno tenderà a scaricare tutto su fattori esterni. Inutile dire che sul piano pokeristico rientrano in questa seconda categoria tutti quelli che tendono ad attribuire le cause delle proprie sconfitte o dei piatti persi alla sfortuna, all'avversario donk eccetera. Un LOC interno è invece tendenzialmente un giocatore migliore: tutti i più forti passano infatti molto tempo ad analizzare le mani, a pensare a cosa hanno potuto sbagliare e a come superare un leak."

Ne deriva che un LOC interno è un'altra delle caratteristiche ideali per un grinder? "Sì, ma non del tutto. Questo concetto va messo in relazione con il concetto di auto-efficacia, nel quale non contano tanto le reali skills di un soggetto, ma come questo soggetto percepisce sè stesso e il suo senso di efficacia".

La chiacchierata è piacevole e non ci accorgiamo del tempo che scorre. Nicola ha dei colloqui fissati su Skype nei prossimi minuti, e non possiamo rubargli ancora molto tempo. Ma ci facciamo dire in sintesi altre caratteristiche che deve avere il grinder ideale secondo Pokermagia.

"Beh, a quello che abbiamo detto finora aggiungerei

  • una forte propensione per il problem solving: sapere affrontare i problemi in modo analitico
  • bassa impulsività: posso essere un fenomeno ma se in game faccio la prima cosa che mi viene in mente vanifico tutto
  • capacità di mettersi in discussione: importantissimo e legato con il LOC
  • onestà: parlando anche di staking e quindi di investimenti che Pokermagia potrebbe o meno fare su una persona, questo elemento è essenziale, e non c'è bisogno di ulteriori spiegazioni. Sta alle figure come quella del selezionatore utilizzare delle strategie ad hoc in modo da carpire le informazioni necessarie per tracciare un profilo del ragazzo."

Siamo arrivati alla fine della nostra intervista con Nicola, che ringraziamo per la pazienza e la dovizia di particolari con cui ci ha illustrato il suo lavoro. Da oggi, grazie a lui e a Pokermagia, sapete qualcosa in più sulla complessità del mondo del grinding, e soprattutto sapete quanto è importante valutare l'importanza dell'equilibrio da tenere tra poker e "real life", in modo che non siano mai due avversari ma piuttosto due affiatati partner.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI