Una nota regular del Casinò di Sanremo, ben conosciuta dai manager e dai clienti abituali della sala da gioco ligure, ha presentato gli estremi di una serie di bonifici (mostrando gli screenshot dal proprio telefonino al personale) con il fine di ottenere ben 25mila euro in fiches. Peccato che la signora avesse già revocato l'operazione bancaria a favore del Casinò. Ha perso quasi l'intera somma ai tavoli.
Il fatto è avvenuto un mese fa ma è stato reso noto solo in questi giorni. Una vera e propria truffa ai danni del casinò.
Si tratta di una cliente abituale, evidentemente con dei problemi di dipendenza da gioco. Con questo raggiro ha ottenuto i 25mila euro ed ha passato un fine settimana scommettendo pesante ai tavoli high roller, rischiando, di fatto, il denaro del casinò. Ha bruciato quasi tutto il credito (senza presentare però effettive garanzie).
Il lunedì successivo la direzione della sala ha scoperto l'amara verità con la "simulazione" dei bonifici, che erano stati immediatamente annullati.
La cliente - in un recente passato - aveva già presentato le garanzie di un bonifico da 5mila euro ed in cambio le era stato consegnato l'equivalente in chips. Tutto regolare, l'operazione era andata a buon fine.
Persi i 5mila euro, la donna aveva deciso di rifarsi ma con denaro "virtuale": ma la fortuna, anche questa volta non ha girato per il verso giusto.
E questa dinamica è quella che più di tutti mette sempre nei guai i giocatori d'azzardo: cercare di recuperare ad ogni costo le perdite precedenti. E così è successo. Ma è l'aspetto più pericoloso per un gambler.
Vi ricordiamo sempre: quando entrate in una sala da gioco o su un sito internet, usate il cervello, giocate con responsabilità (cifre simboliche per voi) e non rincorrete mai le perdite (con raddoppi o puntate progressive).
Ritornando al caso della truffa del casinò di Sanremo, il sistema ha funzionato proprio perché la regular ha sempre mostrato affidabilità in termini finanziari al casinò, non c'erano mai stati problemi in passato.
Il lunedì successivo, gli accertamenti con la collaborazione dell'istituto di credito e con l'ausilio della polizia postale hanno aiutato a ricostruire la dinamica di questa truffa. I bonifici per 25mila euro in totale erano stati ordinati e revocati (dopo pochi minuti) sempre dal solito cellulare.
La donna è ora finita nella black list di tutti i casinò italiani ed europei.
Ma il punto è un altro secondo noi: una persona con evidenti problemi di dipendenza, non sarebbe meglio se le fosse impedito di entrare in un casinò, a prescindere dalla sua affidabilità finanziaria?
Questa benedetta tessera del giocatore (che può monitorare le perdite dei gamblers) perché non viene introdotta? Vi è una legge che prevede la sua applicazione, ma viene puntualmente rinviata a data da destinarsi. Questo strumento potrebbe porre un serio freno alle ludopatie.