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Las Vegas: il casinò Marriott aprirà nella torre abbandonata sulla Strip

Casinò Marriott: da cattedrale nel deserto a resort di lusso

Il Casinò Marriott aprirà nel 2023. L'ufficialità è arrivata nella giornata di ieri in quel di Las Vegas da parte di "Koch Industries", di proprietà dei fratelli Koch: quest'ultimi hanno collaborato con Fontainebleau Development, uno degli sviluppatori originali della proprietà, per acquistare l'edificio che praticamente è rimasto sempre vuoto dal 2008, l'anno in cui sono stati interrotti i lavori di ultimazione dell'edificio.

Una torre sulla strip l'hanno sempre chiamata a Sin City. Situata nella zona Nord della più importante via della città, la sua apertura è prevista esattamente fra due anni: nell'estate del 2023 anche gli ultimi lavori saranno completati e a quel punto sia l'Hotel e sia il Casinò vedranno ufficialmente la luce. Il Casinò Marriott si annuncia come innovativo e spettacolare. Non solo per la posizione strategica, ma anche per tutto quello che offrirà ai clienti e visitatori.

L'Hotel potrà contare fino 3.700 camere sviluppate su 70 piani (attualmente la torre è ferma a 63 piani, ma come detto a breve riprenderanno i lavori), con 5 mila metri quadrati destinati solo alle aree convegno. Senza poi dimenticare, ristoranti, bar, negozi, sale concerti e infine il Casinò che ovviamente avrà un area dedicata al poker dal vivo. Insomma una sorta di allin su Las Vegas, come spiegano dai vertici della società:

"Crediamo fortemente nel mercato di Las Vegas e vediamo la proprietà come una grande opportunità per contribuire al successo a lungo termine,  in una zona della città che da sempre è il cuore pulsante di Sin City", ha affermato Jake Francis, presidente di Koch Real Estate Investments, in una nota. al momento dell'acquisto.

La storia della torre: tra fallimenti, decessi e opere incomplete

Il Casinò Marriott farà prendere vita alla torre. E finalmente verrebbe da dire, considerando che dal 2008, nonostante 3 proprietà diverse non ha mai aperto al pubblico. Originariamente doveva essere adibita come location del Fontainebleau Las Vegas.

Gli sviluppatori con sede a Miami, Turnberry Associates, hanno inizialmente aperto l'edificio nel 2007 (per pochissimi giorni, ndr), ma i finanziatori dell'accordo si sono tirati indietro sulla scia della crisi finanziaria del 2008, ponendo fine all'idea iniziale di imitare l'iconica proprietà di Miami a Sin City.

Il miliardario Carl Icahn ha acquistato la proprietà nel 2010 per 150 milioni di dollari. Ha lasciato l'edificio vuoto per sette anni prima di venderlo a Steven Witkoff nel 2017 per 600 milioni di dollari, facendo comunque una sostanziosa plusvalenza. Witkoff aveva pianificato di trasformarlo nel più nuovo casinò della città e si sarebbe chiamato come suo figlio, Drew, morto per overdose di droga nel 2011. Il Drew ha subito diverse battute d'arresto anche sul fronte della costruzione, ma nel gennaio 2020 sono arrivati segnali positivi per una possibile apertura nel 2022.

Poi il Covid-19 e la conseguente Pandemia hanno mandato all'aria ogni piano da parte di Witkoff. Tutto questo fino allo scorso febbraio, quando  Koch Industries, di proprietà dei fratelli Koch, ha collaborato con Fontainebleau Development, uno degli sviluppatori originali della proprietà, per acquistare l'edificio. In pochi mesi si è arrivati all'accordo (non sono stati resi noti i termini economici dell'acquisto) e il Casinò Marriott diventerà realtà nel giro di due anni.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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