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Cash game online in Italia: reazioni degli addetti ai lavori

Si avvicina il momento del lancio per il cash game online in Italia, e ovviamente nei giorni scorsi non sono mancate le reazioni da parte degli addetti ai lavori. E allora abbiamo fatto una panoramica dei pareri sull'argomento, raccogliendo le dichiarazioni di sei managers delle poker rooms come anche dei principali campioni italiani di poker.

PokerStars, vede la novità come un passo decisivo per la competitività del poker.it rispetto alla concorrenza estera. “I tanti giocatori – ha affermato Barbara Beltrami, Country manager di PokerStars.it ad Agipronews - che prima cercavano illegalmente questa modalità sui siti esteri, tra qualche settimana potranno trovarla anche nel mercato italiano. Tanti utenti hanno conosciuto il cash sui .com già prima della regolamentazione del mercato italiano, molti altri lo faranno solo ora".

Parecchi giocatori italiani passeranno quindi ai tavoli cash italiani, ma le principali poker room estere faranno il medesimo viaggio verso il bel paese? E’ la domanda che si pongono molti giocatori. Everest Poker e Full Tilt, grazie alla novità legislativa, entreranno nel mercato italiano? Marco Trucco, numero uno in Italia per Everest Poker conferma i segnali di apertura degli ultimi mesi: "Il cash game - ha dichiarato ad Agipronews - porterà nel mercato italiano nuovi grandi marchi del gioco online, ma ci si poteva muovere prima. Nelle intenzioni si voleva creare un regolamento che tutelasse i giocatori, ma c'erano soluzioni alternative e evidentemente il cash game non è un mostro da tenere lontano dal nostro mercato. Di fatto sono state tutelate le room italiane dai colossi esteri. Si è creata un'anomalia: in tutti gli altri paesi cash e tornei sono posti sullo stesso piano. Lo attendavamo con ansia ora il mercato italiano è senza dubbio più interessante per tanti altri operatori. Di sicuro molti utenti passeranno dai tornei al cash game, portando un vantaggio per i concessionari”.  Possibilista anche Axel Baccari di Full Tilt Poker. "Il cash game è una spinta in più ma è ancora presto per fornire date e per dire quando partiremo con il nostro sito .it. Non si può dire che il mercato italiano sia così competitivo, perché in tanti altri paesi non esiste nessun limite".

Una realtà del mercato italiano è invece Poker Club. "E' una novità che noi aspettavamo, ma ora dobbiamo prenderci tutto il tempo per garantire un gioco sicuro ai nostri utenti". Le assicurazioni sono di Gianluca Ballocci, direttore per il gioco online di Lottomatica: "Non siamo pronti a fornire stime attendibili su quanto potranno portare al mercato italiano sia il poker cash game, sia i giochi da casinò, sicuramente ci consentiranno di essere più competitivi nei confronti del mercato illegale".

Il cash game è legge ma quanto bisognerà aspettare per la sua attuazione effettiva? PokerSnai e Sisal Poker offrono già la modalità cash for fun sulla piattaforma Playtech.

Daniele Nauri di PartyPoker assicura: ”Stiamo lavorando celermente, ma è difficile fare previsioni sui tempi di partenza visto che siamo ancora in attesa della relativa documentazione tecnica, siamo in fase di test da oltre 1 mese e il nostro prodotto sarà all’altezza delle aspettative dei clienti“.

Ed i giocatori cosa ne pensano? Uno dei decani, Walter Farina, primo italiano a vincere un braccialetto alle WSOP nel 1995, ritiene giusto il limite di 1.000 euro per ogni sessione: “Ci può stare questo limite ma poi è necessario fare ulteriori valutazioni sulla puntata minima. Le poker room devono dare l'opportunità di giocare anche a limiti bassi”.
Uno che di braccialetti ne ha vinti due è Max Pescatori, portacolori di Gioco Digitale: "Senza dubbio il fattore più determinate è che in una partita di cash game è sufficiente lasciare il tavolo con più soldi rispetto a quanti ne avevi quando ti sei seduto, mentre in un torneo l'obiettivo è quello di combattere sino al termine della partita, resistere, dominare e vincere tutte le fiches dei tuoi avversari”.

Battista Cantonati, testiomonial di Betpro.it, esorta a giocare con criterio: “La puntata minima deve essere almeno 250 volte inferiore al vostro bankroll – spiega - per permettervi comunque la possibilità di rimediare alla partita successiva in caso di sconfitta. Il fattore fortuna nel poker può essere annullato nel lungo periodo, ma può essere determinante per tre-quattro partite di fila. Per questo motivo invito tutti a valutare la varianza delle carte. Specialmente nel cash game, è necessario ottimizzare i periodi fortunati e cercare di superare con il minimo passivo quelli negativi”. Sulla stessa lunghezza d’onda mister Ept Salvatore Bonavena: "Il mio consiglio lo voglio rivolgere soprattutto ai giocatori meno esperti, a chi non ha mai provato il cash, se non con gli amici e online in modalità for fun. Specialmente all’inizio cercate di non farvi prendere la mano e puntate su piatti economici. Giocare contro un avversario che non ha problemi a ricaricare il proprio conto può essere molto difficile, trovarsi nella situazione di dovere puntare tutto il proprio bankroll nel giro di pochi secondi porta a prendere decisioni sbagliate".

Per Luca Pagano il cash game richiede strategie più aggressive al tavolo:  “In un torneo viene comprato uno stack di fiches e l'obiettivo è quello di difenderlo a tutti i costi, per puntare al primo premio. Una volta perso quello, sei fuori, nel cash game invece c'è la possibilità di mettere mano al portafoglio e rientrare. Questo rende diverse le strategie di gioco, spesso sono più aggressive e spettacolari e può capitare di essere visti anche con mani marginali. E' molto più facile subire un rilancio o essere visto da un avversario anche se non ha un buon punto in mano".