Il Cotton Club, uno dei circoli più noti del panorama italiano del poker live, dopo la chiusura imposta dal Questore di Roma lo scorso marzo, ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato. L’udienza decisiva si terrà il 17 ottobre e molte associazioni guardano a questa pronuncia con grande attesa.
Il Tar del Lazio si è già espresso in maniera negativa sull’istanza di sospensiva presentata in via cautelare ma deve ancora esprimersi nel merito: lo rendono noto l’agenzia Agimeg e il quotidiano “La Repubblica”.
La battaglia legale prosegue di questa lunga querelle iniziata la scorsa primavera: a marzo era stato effettuato un controllo amministrativo che aveva interrotto un torneo di poker con circa 100 giocatori presenti in sala che avevano pagato un buy-in da 30€ (il prizepool prevedeva premi da 50€ fino a 470€). Dopo poche settimane è stata imposta la chiusura dell’attività da parte del Questore di Roma.
I responsabili del Cotton hanno presentato ricorso al Tar del Lazio chiedendo di sospendere in via cautelare il provvedimento, ma i giudici amministrativi regionali l’hanno respinta sostenendo che “l’associazione non era in possesso dei requisiti di cui all’articolo 24 c.28 della legge 7.7.2009 n.88”. Il 17 ottobre, dinanzi al Consiglio di Stato, si discuterà sulla fondatezza della domanda sospensiva.
In realtà l’articolo 24 della legge 88/2009 non è mai stato attuato perché il bando di gara previsto nella Legge di Stabilità del 2011 non ha visto la luce nonostante la scadenza del 31 gennaio del 2013. Di fatto il settore non è mai stato regolamentato. Il Consiglio di Stato ne terrà conto? Tra 10 giorni lo scopriremo.
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