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Poker live ci siamo: accordo tra FIGP e CONI imminente?

isidoro-alampiA Roma bolle in pentola qualcosa di importante in ottica del riconoscimento del poker live come disciplina sportiva: secondo indiscrezioni molto attendibili, la FIGP (Federazione Italiana Gioco Poker) avrebbe ottenuto la luce verde dai vertici del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) per il processo di affiliazione, attraverso l’ente di promozione ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane). 

Non si tratta però del solito “accreditamento” dei circoli di poker nei confronti di un ente affiliato al CONI, ma dell’inizio di un processo di riconoscimento del gioco del texas hold’em live come un vero e proprio sport, con campionati nazionali, regionali e provinciali.

L’aspetto monetario avrebbe – sempre secondo questi rumors - un aspetto secondario e la filosofia della nuova disciplina si ispirerebbe alle recenti sentenze della Cassazione. 

In questo momento il CONI sta riformando tutte le discipline ma il presidente Malagò avrebbe dato il proprio assenso a questo processo di affiliazione attraverso l’ASI. 

Il presidente della FIGP, Isidoro Alampi non si è voluto sbottonare: “No comment, dico solo che il poker deve ritornare ad essere una competizione sportiva ed è una battaglia che portiamo avanti da anni come federazione”.  A conferma delle indiscrezioni, è stata indetta una conferenza stampa mercoledì 23 ottobre proprio nella sede dell’ASI a Roma, dove verrà svelato il progetto nei minimi dettagli.

D’altronde quella del riconoscimento del CONI rimane l’unica strada percorribile, alla luce anche delle ultime dichiarazioni di Rodano, a Barcellona in qualità di rappresentante di AAMS. 

Nonostante una legge esistente non vi è alcuna intenzione – soprattutto a livello politico – di voler disciplinare il poker, per questo motivo il Comitato Olimpico potrebbe risolvere un bel problema anche di ordine pubblico, considerando che oramai la Cassazione ha legittimato – sotto il profilo del diritto penale - il gioco, seppur nel rispetto di determinati limiti ben precisi. 

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Il progetto FIGP oramai va avanti da mesi ed in più di un’occasione il presidente Alampi ha dichiarato di essere in trattative con il CONI per il riconoscimento. Questa iniziativa potrebbe sdoganare il texas hold’em live una volte per tutte in Italia, senza però perdere di vista il carattere sportivo del gioco.