In Puglia da un anno è nata APE, Apulia Poker Events, associazione molto forte e ben radicata sul territorio che coinvolge una ventina di circoli e che ha lanciato il format dei tornei “multi sala” su base regionale.
Lele Sgherza, vicepresidente di APE e gestore del circolo “Re-raise” di Molfetta, ci spiega le dinamiche di questa nuova realtà: “L’associazione ha una struttura orizzontale, c’è un direttivo e tutti insieme decidiamo le linee guida da seguire, è la nostra vera forza”.
Ma l’idea di APE come è nata? “Nel dicembre 2012 ci siamo resi conto che vi era troppa concorrenza tra le sale. La situazione non piaceva a nessuno, così ho messo tutti seduti ad un tavolo e da lì è nata una grande associazione. Ora siamo arrivati ad organizzare tutti insieme tornei multi sala con 400 giocatori e buy-in da 30 euro. In questo modo la gente può divertirsi, socializzare, aggregarsi. Sono diventati tutti amici: dal basso Salento a Foggia, oramai i giocatori si conoscono. E’ forse questo il successo maggiore di APE”.
“Ci sono i tornei domenicali, a rotazione riguardano tutti i circoli della regione. Anche per i players è uno stimolo in più, giocare anche in location diverse”.
Apulia Poker Events è stata creata anche per dare un maggiore appeal ai tornei di poker sportivo. “Ci incontriamo sempre per offrire uno standard organizzativo migliore ai giocatori. Per questo si è creata una sorta di aggregazione generale ed i tornei multi sala sono sempre più apprezzati dai players. I tornei variano: organizzando satelliti, low stakes ed eventi con buy-in più alto, riusciamo a coinvolgere tutti i nostri associati”.
Sgherza e i suoi soci hanno le idee chiare sul trend del mercato: “cerchiamo di individuare standard di qualità. E’ questo che vogliono i giocatori. Per questo investiamo energie nella formazione di dealer, floorman e personale di sala che devono rispondere a parametri di affidabilità importanti. Stesso discorso per l’attrezzatura da gioco”.
APE confida molto nella partnership tra circoli e casinò: “abbiamo chiuso accordi con i più grossi organizzatori di tornei nei casinò. C’è un riscontro molto positivo per i satelliti dei più importanti circuiti come IPT, PPT, IPO, Tilt Cup. Abbiamo poi organizzato a Malta il torneo Alliance Poker Tour con altre importanti realtà regionali italiane e abbiamo intenzione di replicare con altre manifestazioni”.
In Puglia, anche grazie alle prime sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce (poi confermate dalla Cassazione), il movimento è consolidato da molti anni però “una regolamentazione compiuta potrebbe farci giocare con più libertà. Si aprirebbero tantissime strade e nuove realtà. Queste vicende le ho sempre vissute sulla mia pelle. Sono nel poker dal 2007 come delegato regionale della Federazione Italiana Gioco Poker della Puglia: ho sempre aderito e creduto nel progetto FIGP. Abbiamo vissuto anche momenti difficili ma in tribunale è stata fatta giustizia e i magistrati mi hanno autorizzato alla riapertura. Così ho ripreso l’ attività nel circolo di Molfetta”.
“C’è un del movimento sano e stiamo portando avanti altri progetti ambiziosi e format come l’APE Challenger che vedrà di fronte, nella finalissima, i team di ogni circolo (selezionato in base alla classifica interna della sala) con cinque players (compresa una donna). Faremo anche tornei low stakes da 15 euro e freeroll”.
Se anche tu organizzi tornei di Poker Sportivo disciplinato in base alle regole indicate dalla Cassazione, scrivici subito a:
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