Gli high roller sono tornei che danno vita a prizepool da capogiro ma anche a innumerevoli polemiche. D'altronde, quando in ballo ci sono buy in stratosferici è inevitabile che molti si scandalizzino e che nascano dibattiti su questo tipo di eventi.
Se finora erano principalmente i "non addetti ai lavori" a puntare il dito contro gli high roller, stupisce non poco che a criticare il super torneo da 100.000$ dell'Aussie Millions sia Dan Shak, un giocatore spesso presente a questi eventi.
L'imprenditore statunitense si è scagliato contro la scelta del Crown Casino di Melbourne di permettere i rebuy nel torneo da 100.000 $ di buy-in. Secondo Shak, questa decisione ha come unico fine quello di gonfiare il prizepool, senza tenere conto degli effetti negativi sul mondo del poker. Il riferimento particolare è nei confronto delle "whale", miliardari che si iscrivono agli high roller per divertimento e che rappresentano la linfa vitale di questi tornei.
Il player americano è convinto che questa politica non faccia altro che allontanare i giocatori amatoriali dal poker, perchè mette al centro di tutto il denaro, mentre questi players non vogliono fare altro che divertirsi e avere una storia da raccontare.
Proprio per questi motivi Dan Shak ha aspramente criticato Daniel Negreanu che, come Isaac Haxton, ha fatto cinque re-entry arrivando a investire addirittura 500.000 $. In questo modo, secondo Dan, gli amatori miliardari si allontanano dal mondo del poker, perché capiscono di essere unicamente una fonte di guadagno per i professionisti.
La discussione portata avanti su Twitter ha coinvolto anche Isaac Haxton, che sentitosi chiamato in causa ha risposto di non vedere alcun aspetto negativo nei Super High Roller, specialmente di non trovare in questo tipo di tornei la causa dell'eventuale morte del poker.
Dan Shak - che non si considera un professionista - non ha comunque voluto sentire ragioni, portando avanti la sua battaglia contro questa politica del Crown Casino. Un discorso riassumibile con l'hashtag utilizzato su Twitter nel corso della discussione dallo stesso Shak: #notallaboutthemoney.