Dopo la recente truffa al Borgata Open, anche in un evento del WSOP Circuit sarebbe stato sventato un potenziale imbroglio. Il vincitore dell'evento #9 (1125 dollari di buy in), svoltosi al Palm Beach Kennel Club di Miami, avrebbe infatti provato a rubare una chip da 25.000 al termine del torneo: un "souvenir" sostiene lui, un tentativo di truffa per le accuse.
Il condizionale è d'obbligo, dal momento che la situazione è "congelata" in attesa di ulteriori verifiche, necessarie per determinare se il gesto di Chan Pelton (questo il suo nome) sia stato fatto in buona fede come lui sostiene oppure se vi fosse un intento criminale.
Secondo fonti attendibili, il ventinovenne americano avrebbe sottratto una chip da 25.000 dal suo stack, proprio mentre tutti celebravano la sua vittoria. Il gesto sarebbe stato immediatamente notato da un addetto della sicurezza, che lo avrebbe poi fermato mentre si allontanava per iscriversi al Day 1B del Main Event da 1.675 dollari.
Chan Pelton, al termine del torneo che aveva appena vinto
Pelton si sarebbe giustificato dicendo che la chip era stata presa per ricordo, come souvenir del successo. Una risposta ritenuta poco credibile dal Tournament Director, che avrebbe collegato il gesto alla volontà di immettere successivamente la chip nello stack di un altro torneo del circuito a cui avrebbe partecipato, visto che le fiches del WSOP Circuit sono tutte uguali. Per questo motivo il player sarebbe stato tenuto in custodia dalla polizia, in attesa di accertamenti. Sarebbe stata anche trattenuta la vincita, pari a 47.061 dollari, in attesa di fare chiarezza su eventuali imbrogli nel corso dello stesso torneo vinto.
Il mondo del poker a stelle e strisce è diviso sulla questione. I più ritengono Pelton colpevole: improbabile la sua motivazione secondo questa scuola di pensiero, considerato che ha più di 300.000 dollari di vincite e ben tre anelli conquistati. Altri sottolineano che sia pratica comune, sebbene illegale, sottrarre "tournament chips" per ricordo, e che quindi il suo comportamento per quanto estremamente ingenuo non abbia nulla a che vedere con un tentativo di truffa.
La verità verrà probabilmente a galla nelle prossime settimane: sicuramente l'eventuale colpevolezza di Pelton rappresenterebbe un duro colpo per il poker live americano, ancora scosso dalla vicenda del Borgata Open.