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Daniel Negreanu ed il fascino irresistibile della dead money

Recentemente, Daniel Negreanu è stato aspramente criticato per aver fatto ben cinque rebuy nel super High Roller da 100.000 $ dell'Aussie Millions. Il pro canadese si è difeso e ha fornito motivazioni specifiche per le sue scelte.

"Non si può pianificare a priori di fare un re-entry in un torneo - spiega il team pro di Pokerstars - la scelta viene presa sul momento, giudicando tutti i dati di cui si è in possesso e analizzando la specifica situazione" .

Negreanu sostiene che ogni volta in cui ha deciso di rientrare in gioco lo ha fatto perché c'erano condizioni favorevoli, dettate principalmente dalla grande quantità di dead money presente

Daniel Negreanu ha sentito il bisogno di spiegarsi: avrà convinto gli scettici? (photos courtesy Neil Stoddart)

La scelta di effettuare il quinto re-entryè stata molto criticata, in quanto gli ha fornito uno stack di appena 12.5 big blinds, ma per Daniel c'è una spiegazione ben precisa: "Ho parlato di matematica con dei miei amici, i quali mi hanno consigliato di rientrare ancora una volta visto che l'average stack era di soli 25 big blinds e c'era tantissima dead money. In queste condizioni avrei comunque avuto un ROI atteso del 3-5%".

Ma non è solo una questione di matematica: "Se vogliamo vederla in un modo alternativo, è come se avessi giocato cinque tornei a alla fine fossi andato a premio solo nell'ultimo. Che poi questi tornei fossero tutti nello stesso giorno non cambia nulla rispetto a spendere 100.000 dollari in cinque diverse occasioni. Ha senso?"

Una domanda, quest'ultima, che sembra tanto un assist al bacio per tutti i suoi detrattori. Nonostante tutto, comunque, sono i risultati a parlare in difesa di Kid Poker: un re-entry nel torneo da 250k e i cinque in quello da 100k non gli hanno impedito di chiudere con un incredibile attivo di 800.000 dollari la sua avventura all'Aussie Millions. Godrun oppure strategia? Daniel Negreanu non sembra aver dubbi a riguardo.