E’ ancora presto per dire se si tratti di una reale inversione di tendenza o se non sia piuttosto un periodo semplicemente più fortunato. Tuttavia, il dato resta. Gus Hansen, il pro danese che su Full Tilt Poker sembrava più che altro fare beneficienza ai propri colleghi perdendo con costanza cifre da capogiro, sembra aver trovato la soluzione a quella che iniziava a dipingersi come una situazione critica. Questa soluzione ha il nome di Mixed Games.
Infatti, da quando Gus Hansen si è spostato a questi tavoli e tutti gli altri grinder lo hanno seguito è tornato finalmente in attivo.
Ad oggi, le sue vincite nel mese di ottobre sfiorano i 400.000 $. Una cifra che certo non basta a ripianare il passivo dei mesi scorsi, ma sicuramente può dargli la giusta iniezione di fiducia e spingerlo a far bene anche in futuro.
Pensandoci bene, un fattore che potrebbe aver inciso in questo risultato, tolto il peso del caso che in un breve periodo come quello preso in esame diventa importante, potrebbe essere dovuto alla minor padronanza dei suoi avversari nelle varie specialità.
Se infatti giocatori come Phil Ivey e Patrik Antonius vedono aumentare il proprio edge in questo tipo di tavoli, essendo giocatori completi, lo stesso non si può dire dei giovani squali dell’online, quali “OMGClayAiken”, “theASHMAN103” e lo stesso “durrrr”.
Tutti questi giocatori si sono sempre concentrati su Hold’em No Limit e Pot Limit Omaha, e probabilmente devono ancora affinare le proprie capacità nelle altri varianti di poker. Questo potrebbe aver permesso ad Hansen di massimizzare le vincite e limitare le perdite sfruttando proprio la rotazione delle varie specialità di poker che vengono giocate in questi tavoli particolari.
A parziale riprova di questa tesi possiamo citare la famosa sessione di Ivey di poco tempo fa, in cui vi raccontavamo come il campione statunitense fosse stato l’unico ad alzarsi in positivo dal tavolo, e per ben un milione di dollari. In quell’occasione, Hansen perse solo alcune decine di migliaia di dollari, a fronte delle centinaia di migliaia lasciate sul tavolo da giocatori solitamente più quotati di lui.
Ed anche stanotte, Gus Hansen si è ripetuto, risultando addirittura il più vincente della piattaforma con un profit di 219.000 $, a scapito di giocatori come Ilari “Ziigmund” Sahamies o John Juanda.
Se è vero che due indizi fanno una prova, è comunque ancora presto per trarre da questo conclusioni affidabili. Di certo, seguire l’evoluzione che ci sarà in quei tavoli nei prossimi giorni ci farà capire se la nostra ipotesi sarà confermata.
Questo spostamento ai Mixed Games potrebbe perfino portare ad un parziale sconvolgimento delle gerarchie a cui eravamo abituati, ma siamo sicuri che – in tutto questo – Phil Ivey e Patrik Antonius dormano ancora sonni tranquilli.