“Non ho voglia di andare a scuola/fare i compiti/studiare”. Quante volte abbiamo proferito queste parole – o variazioni sul tema. Solitamente la risposta dei nostri genitori era un metaforico (e a volte anche fisico) calcio nel sedere. Chissà quante ramanzine ci saremmo risparmiati, se il nostro corso di studi avesse previsto anche gli eSports.
Chiariamo subito una cosa: non siamo nel campo delle ipotesi. Tutto ciò è già realtà. In Corea, da tempo nelle scuole ci sono corsi di eSports. Addirittura alla Chung-Ang University il programma di scienze sportive, solitamente riservato a discipline più comuni come basket e calcio, è stato aperto anche ai giocatori amatoriali e professionisti di eSports.
Dice vabbe’, da quelle parti sono un po’ strani. Figurati se in Europa può mai succedere una cosa del genere. E invece è successo. Secondo quanto riporta eSports Inquirer, la scuola norvegese Videregående Skole è diventata la prima scuola dell’Occidente ad aggiungere gli eSports al corso di studi.
Qui, gli studenti hanno la possibilità di scegliere cinque ore di gaming, al posto di sport più tradizionali come appunto il basket e il calcio, ma anche il baseball.
I giochi che verranno studiati accanto a inglese, matematica e storia sono Dota 2, League of Legends, e Counter-Strike: Global Offensive. I media norvegesi affermano che la scuola vorrebbe creare un team di eSports capace di competere sulla scena locale entro tre anni. Il nuovo programma verrà attivato in estate.
USA e Svezia pazze di eSports
Ri-dice vabbe’, sarà un caso isolato. E invece no. Alla Miami University, nell’Ohio, la ventiduenne Stelanie Tsirlis ha ricevuto il via libera per creare il primo corso di eSports mai ufficialmente riconosciuto all’interno di un college.
Negli USA, alcune università come la New York University e la californiana Berkeley organizzano già dei corsi del genere, ma quello dell’Ohio è in assoluto il primo corso di eSports ufficialmente riconosciuto come facente parte del curriculum di un college.
In Svezia, infine, è ufficialmente partita la caccia alla prossima stella degli eSports. Nella speranza di trovare un player capace di competere a livelli mondiali, il centro di educazione per adulti Strombacks Folkhogskola si sta organizzando per lanciare un corso di un anno focalizzato su Counter Strike.
Un mercato milionario e in forte espansione
“Sempre attaccato a ‘sti videogiochi, stai”. Ribaltando le parti, quanti di noi si sono sentiti rinfacciare dai propri genitori (finanche dalle proprie mogli/compagne/mariti/compagni) di passare più tempo col joypad in mano che con un libro? È tempo sprecato, ci dicevano. Be’, mica tanto.
Oggi il mercato degli eSports è in ottima salute e in espansione a livello globale. Recentemente, la Valve Corporation (nota software house di videogiochi) ha annunciato che tutti i prossimi tornei di Counter Strike: Global Offensive avranno un montepremi garantito da 1 milione di dollari.
“I tornei di CS: GO sono oggi tra i principali eventi di eSports al mondo, capaci di attirare un’audience di milioni di spettatori, di riempire strutture grandissime e di raccogliere montepremi da urlo. I professionisti di Counter Strike sono sempre di più e i tornei stanno crescendo insieme a loro”, ha affermato un portavoce della Valve.
Fermo restando che lo studio deve venire prima di tutto, se vostro figlio/a dovesse avere una passione per i videogiochi, non cercate di soffocarla a tutti i costi: potreste ritrovarvi in casa un futuro campione del mondo. Milionario, per giunta.