Oops, he did it again! Parafrasando il titolo di una nota canzone degli anni Novanta, David Baazov rischia di aggiungere altri guai a quelli che già sta affrontando. KBC Aldini Capital Ltd, uno dei finanziatori indicati da Baazov nella sua proposta di acquisto di Amaya Gaming, ha infatti smentito la notizia.
La compagnia, che ha sede a Dubai, non solo non sapeva nulla dell’offerta da 6,7 miliardi di dollari, ma al Globe and Mail – un quotidiano canadese – ha dichiarato di non aver mai sentito nominare Amaya Gaming prima d’ora.
“Nessun coinvolgimento nell’affare”
Una decina di giorni fa, David Baazov ha inviato alla Securities and Exchange Commision (SEC) americana una serie di documenti in cui affermava di aver raccolto 3,65 miliardi di dollari di finanziamenti da quattro fondi, inclusa per l’appunto la KBC.
Kalani Lal, CEO della KBC, ha invece dichiarato al Globe and Mail di non aver mai sentito parlare di Amaya e di non aver intavolato nessuna trattativa con David Baazov. E non è tutto: la KBC ha inviato alla SEC un reclamo scritto, cosa che ha contribuito a far affondare le quote di Amaya in Borsa.
Ieri, dopo che si è sparsa la notizia della smentita della KBC, Amaya ha perso il 7%.
David Baazov ora rischia altre accuse
L’ex CEO di Amaya potrebbe avere aggravato ulteriormente la sua già non solida posizione con le autorità. Come ricorderete, David Baazov è stato accusato di insider trading, accuse legate all’acquisizione del Rational Group (la parent company di PokerStars) proprio da parte della sua ex azienda.
Dopo l’Autorité des Marchés Financiers (AMF) canadese, dunque, ora anche la statunitense SEC potrebbe incriminarlo. Nel frattempo, a poche ore di distanza dall’uscita della notizia, lo studio legale Block & Leviton ha annunciato l’avvio delle indagini relative a “potenziali frodi in Borsa o manipolazioni che coinvolgono David Baazov, l’ex CEO di Amaya Inc”.
Lo studio ha fatto sapere di voler parlare con chiunque abbia acquistato delle azioni di Amaya dopo il 14 novembre 2016, giorno in cui Baazov ha effettuato la proposta di acquisto in questione, dicendosi pronto ad aiutare gli investitori a recuperare le perdite occorse, in base alle leggi di sicurezza federali.