Quando si parla di regolamentazione del poker sportivo live, emergono sempre numerosi problemi da un punto di vista dell’inquadramento del personale, della movimentazione di denaro e degli aspetti fiscali delle associazioni.
FIGP ha presentato “Poker Sportivo 2.0.”In esclusiva per Assopoker, il presidente Isidoro Alampi illustra quali sono i punti focali del progetto, in merito all’organizzazione dei circoli affiliati a FIGP e dei relativi campionati sia nazionali che locali.
Con le carte di credito convenzionate, sarà possibile evitare movimentazione di denaro relativa ai tornei da voi organizzati?
E’ uno dei presupposti più importanti: evitare il movimento di denaro all’interno delle associazioni. In questo modo si risolvono parecchi problemi e le transazioni rimangono trasparenti e tracciate.
La gestione dei premi? I giocatori come possono incassarli?
Tutto viene gestito attraverso la carta di credito Mastercard che sarà disabilitata al prelievo di denaro in contante. Per tutto il resto avrà le medesime funzioni di tutte le carte di credito e sarà possibile effettuare molte operazioni.
Quindi si tratta – di fatto – di premi non in denaro, come indicato dal Consiglio di Stato nel parere del 2008.
Si poi ci sono le sentenze della Cassazione che vanno oltre, ma a noi interessa valorizzare il concetto di poker sportivo e mettere in risalto il risultato rispetto al denaro vinto. Con questo tipo di sistema, i premi sono in natura e non sono previste tasse, come per i premi in denaro. Nei circoli si sente parlare sempre di più di “montepremi garantiti” e questo va a discapito della credibilità del movimento e della regolamentazione. Bisogna tornare a valorizzare il poker come competizione sportiva.
Con ASI quali iniziative state portando avanti?
Noi siamo partner dell’ente di promozione sportiva ed i progetti sono importanti. Grazie a questa collaborazione con ASI, tutte le realtà a noi collegate godranno dei privilegi e dei vantaggi del dilettantismo sportivo.
In questo modo potete risolvere il problema degli aspetti fiscali per i circoli?
Si, entro l’anno i club avranno l’obbligo di trasformarsi in ASD, associazioni sportive dilettantistiche, figura prevista dalla legge. In questo modo avranno una loro fiscalità ed anche il personale potrà essere regolarmente inquadrato.
Ad esempio: i dealer?
Si abbiamo studiato la materia nei minimi particolari. Fino a 7.500 euro annui, il rimborso è esentasse. Da 7.500 a 28.000 circa, i club sono tenuti a versare una ritenuta d’acconto del 22%. Sopra tale soglia deve essere sottoscritto un contratto di collaborazione continuativa. Ma non è tutto. La figura del dealer potrà essere disciplinata anche dal punto vista normativo: gli arbitri oltre a dover sostenere un esame ed essere iscritto all’albo FIGP, diventeranno operatori sportivi professionali di ASI.
Cosa significa?
L’ente di promozione sportiva sta portando avanti con il Ministero dell’Economia un progetto per il riconoscimento formale degli “operatori sportivi professionali”. In questo modo potranno avere un riconoscimento formale”.
Fine prima parte – continua
Nella seconda parte dell’intervista, Isidoro Alampi ci svela altre sorprese e novità interessanti