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David Baazov

Clamoroso: David Baazov vuole comprarsi tutta Amaya!

David Baazov pigliatutto. L'attuale presidente e CEO di Amaya Gaming, la compagnia che possiede PokerStars e Full Tilt, ha reso noto attraverso un breve comunicato stampa, che sta già facendo il giro del mondo, la volontà di acquistare il 100% delle quote del colosso del gambling mondiale.

Nel lancio di agenzia di PRNewswire apprendiamo come David Baazov abbia annunciato di voler effettuare una proposta totalmente cash ad Amaya, da portare avanti assieme a un gruppo di investitori con i quali il potentissimo dirigente sarebbe già in discussione.

L'offerta sarebbe di quelle allettanti: 21 dollari canadesi per azione, il 40% in più rispetto al prezzo di chiusura di venerdì delle azioni di Amaya, attualmente quotate alla Toronto Stock Exchange, la Borsa di Toronto.

Per il momento siamo ancora nel campo delle speculazioni, nel senso che non è stata determinata né la forma né la struttura della transazione, né le parti (David Baazov e gli investitori da un lato, Amaya Gaming dall'altro) si sono ancora sedute al tavolo delle trattative.

Quel che è certo è che David Baazov attualmente è in possesso di 24.564.047 azioni di Amaya, che rappresentano all'incirca il 18,6% dell'azienda; il CEO dell'azienda ha inoltre un'opzione che gli permette di acquisire ulteriori 550.000 azioni, qualora lo desiderasse.

I primi commenti sull'affare David Baazov-Amaya

In poche ore, la notizia ha già sollevato tantissimi commenti e speculazioni. C'è chi, come Alex Dreyfus, pensa che quella di Baazov sia una mossa che andrà a beneficio di tutto il sistema-poker, dal momento che con ogni probabilità l'eventuale operazione porterebbe all'uscita di Amaya Gaming dalla quotazione in Borsa.

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Il discorso di Dreyfus è semplice e possiamo riassumerlo così: "Sebbene la compagnia stia guidando il mercato del poker con oltre il 70% delle quote, la crescita del volume d'affari è stata limitata, così come paradossalmente l'abilità di investire e innovare è stata chiaramente limitata dalla priorità di ripagare i debiti (all'epoca del passaggio di mano dal Rational Group, ndr) e di accontentare gli analisti di mercato".

E ancora: "Innovazione e crescita necessitano di investimenti e della possibilità di rischiare. PokerStars ha abbastanza fondi per investire, ma aveva l'obbligo di dimostrare agli analisti un ritorno economico immediato. Era impossibile sviluppare una strategia a lungo termine, perché tutto era concentrato sugli obiettivi trimestrali".

Dreyfus conclude così il suo ragionamento: "Dopo un ciclo di 12 anni, il poker si trova in una situazione interessante. Da imprenditore sto investendo milioni e forza di volontà nel prossimo boom; credo in un potenziale guidato da innovazione e rischio. Secondo me, con questa mossa finanziaria, David Baazov porterà nuovo vigore nel panorama pokeristico".

Vi terremo aggiornati in caso di ulteriori sviluppi.

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