La nuova sfida dell’e-gaming internazionale si chiama sicurezza: garantire e proteggere i fondi dei giocatori che devono sentirsi liberi e sereni di poter fare cash out dai propri siti di gioco, senza alcun timore.
Il nuovo responsabile del DGOJ spagnolo, Carlos Hernandez, ha posto come priorità del suo mandato, la tutela dei saldi degli account dei players.
AAMS ha previsto una procedura (qui trovi tutto per la presentazione del reclamo) amministrativa nel caso in cui una rooms sia insolvente. Il regolamento parla chiaro: le operazioni di cash out devono essere processate entro e non oltre sette giorni dalla “corretta richiesta di prelievo da parte del giocatore”. Il reclamo può essere uno strumento di tutela efficace?
C’è chi la pensa diversamente: la Gambling Commission britannica aveva proposto la costituzione di trust a protezione degli account dei players ed anche l’Arjel francese aveva accolto con favore questa nuova prospettiva. Ma tali iniziative sono – almeno per il momento – finite nel dimenticatoio. Eppure gli esempi di fallimenti di rooms e bookmakers si sprecano e sarebbe opportuno che nelle prossime riunioni, gli enti regolatori si confrontassero sul tema, predisponendo un piano d’azione serio.
A risollevare la problematica è il nuovo presidente di Lotteries and Gaming Authority (LGA) di Malta, Joseph Cuschieri. Pensate che più di un quarto del traffico mondiale passa dalla piccola isola del Mediterraneo che nell’ultimo anno ha dovuto revocare la licenza – per problemi di affidabilità finanziaria (mancato rimborso dei fondi dei players) di quattro grossi competitor autorizzati proprio dall’autorità maltese: Everleaf Gaming, Purple Lounge, PokerInVeniceGame e 5050 Poker.
Per Malta la credibilità diventa fondamentale: il 10% del PIL è garantito proprio dal gioco su internet. Secondo Cuschieri, LGA potrà ancora fare passi da gigante (soprattutto nei mercati sudamericani ed asiatici più nella regolamentazione dei social games), a condizione che la legislazione venga aggiornata.
Per questo LGA sta chiedendo al Governo e al Parlamento maggiori poteri per poter revocare la licenza con tempismo, agli operatori che danno segnali di scarsa affidabilità. Inoltre Cuschieri ha preannunciato che le licenze saranno rilasciate con controlli ancor più rigidi rispetto al passato.
LGA ha capito che la chiave per garantire un futuro al settore è quello di proteggere a 360 gradi i giocatori, compresi quelli dei social network che comprano “gettoni” su Facebook e su altre piattaforme, senza alcuan garanzia.
Al momento, i social games non sono regolamentati, con gravi implicazioni sulla tutela ed integrità del gioco in rete. Le truffe possono essere dietro l’angolo, considerando che non vi è alcun filtro o controllo.
La “Lotteries and Gaming Authority” ha lanciato un segnale deciso a tutto il mercato mondiale e al proprio Governo: la speranza è che gli enti regolatori europei prendano posizione in questo senso, con nuove politiche per aggiornare le normative vigenti, in modo tale da implementare gli strumenti a tutela dei fondi dei players. La vicenda di Full Tilt Poker deve rimanere un’eccezione...