Italia in pole position in vista dell’apertura alla liquidità internazionale nel poker online, progetto condiviso con Francia e Spagna. Ma, rispetto alle altre due nazioni europee, il nostro paese è l’unico già pronto per il grande passo.
Spagna e Francia devono apportare modifiche normatiche di rilievo: tradotto, il progetto condiviso dovrà ottenere il gradimento delle assemblee parlamentari di Madrid e Parigi. E se nel paese iberico ci sono spazi di manovra (seppur gli ostacoli non mancano), al di là delle Alpi l’opposione politica all’espansione dell’offerta del gioco online è sempre più forte.
C’è da dire che il nuovo direttore spagnolo si è mostrato molto disponibile a discutere il progetto, confermando che nella sua agenda, sono in programma appuntamenti cruciali con Francesco Rodano, responsabile per il gioco online dei Monopoli.
Il dirigente italiano conferma l’interesse da parte di Madrid ad una condivisione del mercato: “il nuovo direttore generale – ha dichiarato a GiocoNews durante il convegno a Roma sulle scommesse - del gaming spagnolo, Carlos Hernandez, ha aperto subito con grande entusiasmo alla liquidità internazionale. La Francia sta aspettando che la politica cambi la legge per poter aprire un dialogo con noi e la Spagna. Per una volta, questo è certo, siamo noi ad aspettare gli altri perché potremmo essere pronti a questa novità”.
Le parole di Rodano hanno un peso specifico: testimoniano che l’Italia vuole aprire i confini del poker online verso l’estero. Al momento si parla solo con Francia e Spagna perché Belgio, Grecia, Danimarca, Gran Bretagna ed Estonia sono mercati regolamentati ma con le porte aperte verso la rete internazionale dot com. Passo che vorrebbe compiere anche la stessa Spagna, dopo un periodo di prova con l’Italia ma il processo sembra sempre più lungo.