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Poker .com: MasterCard, Visa e PayPal, stop in UK!

Dopo Italia e Olanda, anche la Gran Bretagna dichiara guerra ai siti offshore. E' vero che  la Camera dei Lords ha respinto l'emendamento al Gaming Bill che si ispirava all'UIGEA statunitense, al fine di bloccare le transazioni finanziarie per le poker rooms prive di licenza britannica, però la Gambling Commission, preso atto della bocciatura dell'emendamento, non ha perso tempo ed ha sottoscritto un accordo volontario con MasterCard, Visa e PayPal per restringere le transazioni ai siti di gioco che sono già entrati nel mirino delle autorità del Regno Unito.

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L'accordo è stato appena ufficializzato e i tre fornitori di servizi finanziari hanno deciso di bloccare tali operazioni dal momento che la legge entrerà in vigore negli ultimi mesi di quest’anno. Si tratta di una misura storica per l’e-gaming del Regno Unito, da sempre ispirato ad una politica "liberale".

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La nuova legge imporrà a tutti i residenti britannici di giocare esclusivamente sui siti con licenza rilasciata dalla Gambling Commission di Londra. Sarà quindi applicata – in modo inevitabile - l'aliquota prevista del 15% sul rake lordo

Tale pressione fiscale - secondo un recente studio di KPMG - ha spinto molti players (in questi anni) a giocare su siti autorizzati con gli enti regolatori di Gibilterra e Malta che erano liberi anche di pubblicizzare i propri prodotti. Ma anche in Gran Bretagna, il Governo ha deciso che è arrivato il momento di ottimizzare le risorse.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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