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Poker .com: MasterCard, Visa e PayPal, stop in UK!

Dopo Italia e Olanda, anche la Gran Bretagna dichiara guerra ai siti offshore. E' vero che  la Camera dei Lords ha respinto l'emendamento al Gaming Bill che si ispirava all'UIGEA statunitense, al fine di bloccare le transazioni finanziarie per le poker rooms prive di licenza britannica, però la Gambling Commission, preso atto della bocciatura dell'emendamento, non ha perso tempo ed ha sottoscritto un accordo volontario con MasterCard, Visa e PayPal per restringere le transazioni ai siti di gioco che sono già entrati nel mirino delle autorità del Regno Unito.

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L'accordo è stato appena ufficializzato e i tre fornitori di servizi finanziari hanno deciso di bloccare tali operazioni dal momento che la legge entrerà in vigore negli ultimi mesi di quest’anno. Si tratta di una misura storica per l’e-gaming del Regno Unito, da sempre ispirato ad una politica "liberale".

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La nuova legge imporrà a tutti i residenti britannici di giocare esclusivamente sui siti con licenza rilasciata dalla Gambling Commission di Londra. Sarà quindi applicata – in modo inevitabile - l'aliquota prevista del 15% sul rake lordo

Tale pressione fiscale - secondo un recente studio di KPMG - ha spinto molti players (in questi anni) a giocare su siti autorizzati con gli enti regolatori di Gibilterra e Malta che erano liberi anche di pubblicizzare i propri prodotti. Ma anche in Gran Bretagna, il Governo ha deciso che è arrivato il momento di ottimizzare le risorse.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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