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Storie di poker: l’imprenditrice e il texas hold’em

poker-circoloL’opinione pubblica spesso parla in termini negativi del gambling e quando c’è da spendere una parola sul poker, si sprecano i luoghi comuni. Spesso fa “gioco” ignorare gli aspetti positivi, come la forza socializzante che possono avere i tornei di texas hold’em live, quando vengono organizzati in ambienti sani e puliti. Ci sono persone che una volta alla settimana si divertono a giocare con gli amici tornei da 20/30 euro, come se fosse una partita di bridge o di burraco. E questo trend coinvolge appassionati di tutte le fasce d’età e classi sociali. Anche per capire questi aspetti, pubblichiamo la testimonianza di Stefania G., imprenditrice bergamasca.

“Gioco in un circolo di Dalmine (provincia di Bergamo, ndr): mi diverto a giocare. Il buy-in? Di norma è 30 euro ma ci sono anche da 15 e, in casi rari, da 50. Minimo si iscrivono 60 persone ma si può arrivare anche a 100. Organizzano sit and go da 20/30 euro.

L’ambiente è meno formale rispetto ad un casinò, è facile aggregarsi e socializzare. Se non sei un grinder professionista e vuoi passare un po’ di tempo fuori casa e divertirti, allora il circolo può essere un punto di ritrovo interessante. Alla fine diventiamo tutti amici: con qualcuno esco addirittura a mangiare la pizza. 

E’ più facile socializzare rispetto all’online ed inoltre hai maggiori possibilità di arrivare al tavolo finale, perché il livello tecnico non è altissimo. 

Io faccio l’imprenditrice e a volte vado al circolo con il mio socio. Una volta ho portato un cliente. E’ l’occasione anche per crearsi una serie di contatti interessanti che ti possono servire nel lavoro. Un po’ come succede nei golf club. 

Nel circolo conosci dal ragazzino al pensionato, l’imprenditore e il libero professionista di successo. C’è anche qualche donna che gioca bene. Vi è un bello spaccato di società. Sinceramente non ho mai notato situazioni strane ai tavoli: i responsabili del circolo sono molto rigidi e non tollerano certi comportamenti, come può essere una bestemmia o episodi di collusion. Ci può stare che qualcuno faccia un po’ il bullo, del tipo “ti faccio vedere le carte e te foldi”. In quei casi scatta qualche giro di penalità ma si tratta di episodi marginali.

Giocare live, per me è un modo per passare qualche ora in compagnia dopo il lavoro.  Non c’è nulla di male".

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Stefania G.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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