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The Stars Group: si alla fusione dell’antitrust UK con Flutter, boom a Wall Street (+12,38%) grazie all’up del poker mondiale!

Un deciso passo in avanti per la fusione dell’anno del mondo dei giochi: l’antitrust britannico (Competition & Markets Authority) ha dato la luce verde a The Stars Group (casa madre di PokerStars-SkyBet-FullTilt) e Flutter (proprietaria di Betfair-Paddypower-FanDuel) che potranno nei prossimi mesi andare avanti con l’operazione di incorporazione.

Quello dell’authority UK era lo scoglio più difficile da superare: rumors da Dublino inducevano al pessimismo. Indiscrezioni andavano nella direzione di una potenziale vendita di un asset del gruppo (molto probabilmente il book irlandese Paddypower).

Nella giornata di ieri, con un comunicato stringato, The Stars Group ha annunciato – agli investitori e ai media – il deciso passo in avanti in questo lungo e complesso percorso. Di fatto la prima fase è stata completata con il si dell’authority.

La reazione dei mercati è stata favorevole: il titolo di The Stars Group a Wall Street è stato scambiato in chiusura a 20,45 dollari, con un incremento del 12,38%.

E’ stata una conferma importante, considerando che nella giornata di venerdì il titolo aveva subito un forte ridimensionamento (-8% circa). Gli investitori non avevano reagito nel migliore dei modi all’annuncio (attraverso un comunicato congiunto) dell’addio futuro dalle cariche operative del CEO Rafi Ashkenazi (una delle personalità più influenti nel mondo dei giochi) e della ferma volontà di andare avanti nella fusione.

Ashkenazi manterrà un posto nel board del futuro gruppo nel ruolo di consulente per l’integrazione.

Raggiungere però i 20,45 dollari ad azione è senza dubbio un’iniezione di fiducia e di liquidità dai mercati, visto che il 18 marzo, nel pieno dell’emergenza Coronavirus (per via della sospensione dei principali campionati), il titolo era crollato a 12,18 dollari ad azione.

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L’andamento del titolo Stars Group nel listino Nasdaq di New York nell’ultimo anno. Dopo una costante crescita post annuncio fusione c’è stato un drop il 18 marzo dovuto alla sospensione delle attività sportive. La rapida risalita dovuta al boom rinnovato del poker online mondiale delle ultime settimane.

Ma il boom mondiale del poker online (in tutti i mercati) di queste ultime settimane ha senza dubbio incoraggiato gli investitori, agevolato dalla chiusura forzata di rooms private e casinò. Viste le difficoltà sanitarie per il gioco live, difficilmente si rivedrà una riapertura nei prossimi mesi secondo i grossi investitori.

Nella giornata di ieri la luce verde della commissione britannica ha fatto rimbalzare il titolo (che già lunedì era risalito).

Trend super positivo anche per Flutter: un’azione è stata scambiata ieri al Stock Exchange di Londra a 72,8 sterline (+9,86%) con altissimi volumi (il triplo rispetto alla media).

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Gli investitori avevano già reagito positivamente la scorsa settimana al momento dell’annuncio della conferma dell’operazione con TSG.

Considerando che i ricavi del gruppo irlandese sono concentrati all’80% sul betting, con la crisi creata con la pandemia che ha bloccato gli eventi sportivi (ed imposto la chiusura dei betting shops di PaddyPower), avere la possibilità di diversificare il proprio portafoglio con prodotti come poker e casinò (leggi The Stars Group) può essere visto solo in maniera positiva.

Nell’ultimo anno (marzo 2019-marzo 2020), Flutter era un titolo che era cresciuto molto (almeno fino a febbraio): un anno fa un’azione valeva circa 60 pounds. Nel gennaio del 2020 si è raggiunto il picco ad oltre 110 sterline.

L’emergenza sanitaria però è stato un forte motivo di preoccupazione per gli azionisti: il titolo è passato da 84,6 a 55,5 sterline. I comunicati sulla fusione però hanno fatto rimbalzare il valore del titolo fino a 72,8.

L’andamento delle azioni di Flutter nell’ultimo anno (il grafico dell’ultimo mese è molto simile per tutti i bookmakers)

Stamani però i mercati hanno aperto negativamente su Flutter (-4%), molto probabilmente per via di alcune sospensioni di gare nell’ippica.

Il prossimo step più importante riguarda l’approvazione formale dei due board in aprile ed altre vidimazioni formali da parte delle autorità del London Stock Exchange e dell’ Euronext Dublin. Entro il terzo trimestre del 2020 la fusione dovrebbe diventare realtà. Partirà – in un secondo step – la lunga fase dell’integrazione tra i due gruppi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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