Lalit Kumar Taneja, 40enne di New York, è stato sorpreso al Casinò Sands di Bethlehem, Pennsylvania, con le mani nella marmellata ad un tavolo di roulette, nella notte tra il 3 e il 4 luglio (festa nazionale negli States).
Da una prima ricostruzione dei responsabili della sicurezza del casinò, l'uomo usava uno dei trucchetti più antichi del mondo, facendo sparire le fiches dal panno verde quando la sua puntata non andava a bersaglio.
Gli è stata fatale però una scommessa da 2.010$ sulla terza dozzina del tavolo, ovvero sul rettangolo che comprende i numeri dal 25 al 36 (ha riferito la polizia).
Mentre Taneja posizionava altre chips addizionali su altri numeri, con una velocità estrema, faceva sparire con l'altra mano la puntata da oltre 2 mila dollari, dopo che la pallina era finita sul doppio zero (00, roulette americana).
Oramai nel mirino da più di mezz'ora dei responsabili della sicurezza, l'uomo è stato fermato ed inchiodato con le prove della registrazione video. Il replay l'ha incastrato. E' stato costretto a restituire i 2.010$ dollari al casinò ed è intervenuta anche la polizia locale.
E' accusato di truffa e per lui difficilmente ci sarà la possibilità di entrare in una sala da gioco negli Stati Uniti.
Non è la prima volta che il gioco della roulette viene preso di mira. Vi abbiamo raccontato la leggendaria storia di Billy Walters quando con i suoi collaboratori riuscì a sbancare la ruota (molto probabilmente difettosa) del Golden Nugget di Atlantic City. Ma gli ultimi due secoli ci regalano molti episodi: tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 le roulette avevano dei bug e Joseph Jagger, Charles Wells e Richard Jarecky furono protagonisti di vincite pesanti nei confronti delle sale da gioco europee. Quella tra giocatori e casinò è una sfida eterna, non sempre leale.