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Mangiarsi… i dadi
Nella prima metà del secolo scorso, il Proibizionismo negli Stati Uniti d’America aveva inflitto un duro colpo ad alcune attività come il consumo di alcolici e di tabacco e anche il gioco d’azzardo. Nacquero così club e partite underground, che le forze dell’ordine cercavano di contenere il più possibile.
Ben presto, i giocatori si resero conto che per essere incriminati, la polizia doveva avere prove incontrovertibili delle loro attività considerate illegali.
Così, i giocatori del craps, ad esempio, cominciarono a inghiottire i dadi per far sparire “l’arma del delitto”!
Un casinò in prigione
Ebbene sì, c’è stato un tempo in cui la Nevada State Prison aveva un casinò completamente funzionante – a parte la vendita di alcolici, ovviamente.
E sì, il casinò era proprio per i detenuti. Tra il 1932 e il 1967, i prigionieri potevano giocare a blackjack, craps e persino poker. Addirittura c’era anche un bookmaker dove piazzare scommesse sportive.
I dirigenti della prigione si resero conto che questo genere di attività teneva molto più a bada i detenuti, abbassando sensibilmente il tasso di violazioni disciplinari. Nel 1967, il nuovo direttore del carcere decise di mettere fine a questo programma sicuramente molto particolare.
I test atomici a Las Vegas
Conosciamo tutti Las Vegas come la Mecca del Gioco d’Azzardo. Eppure, negli anni Cinquanta era un’altra l’attività più famosa e ricercata: assistere a esplosioni nucleari.
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America cominciò a testare ordigni nucleari nel deserto del Nevada, con una certa frequenza. Migliaia di esplosioni pazzesche cominciarono così ad attirare la curiosità di residenti e soprattutto turisti.
Ovviamente Las Vegas colse l’opportunità: i casinò cominciarono ad offrire “pacchetti atomici”, portando i clienti ad assistere alle esplosioni e a sorseggiare cocktail.
Addirittura fu istituito un concorso di bellezza dal nome eloquente: Miss Atomic Energy.
Il casinò più piccolo al mondo
Se vi chiedessimo di pensare a quale sia, secondo voi, il casinò più piccolo al mondo, che cosa vi verrebbe in mente? Probabilmente qualche edificio di dimensioni particolarmente ridotte, in qualche cittadina sperduta.
Siete lontani. Molto lontani.
A Londra, infatti, il Grosvenor Casino ha dei taxi personalizzati dove è possibile giocare d’azzardo. Non solo: c’è anche un bar portatile pieno di bevande, una tv satellitare e un bookmaker.
Assurdo, vero?
Il papà di Steve Jobs
Steve Jobs è stato un leader carismatico. Un uomo che ha spaccato a metà l’opinione pubblica, ma il cui contributo nel campo tecnologico (ha fondato nientemeno che la Apple) è innegabile.
Molti non sanno che Steve Jobs fu adottato. Ancora meno persone conoscono la storia del padre biologico di Steve, il miliardario Abdulfattah John Jandali.
L’uomo è stato vice presidente del Boomtown Casino and Hotel di Reno, nel Nevada.
Il sandwich è nato giocando
Alzi la mano chi non si è mai fatto un tramezzino, per uno spuntino goloso o per una pausa pranzo veloce.
John Montagu, quarto conte di Sandwich, era un accanito giocatore. A volte non mangiava e dimenticava persino di andare in bagno, pur di continuare a giocare.
Un giorno ebbe l’illuminazione: chiese al suo cuoco di portargli delle carne all’interno di due fette di pane. Quello fu il giorno in cui nacque il sandwich.
Il cartello di Las Vegas non è a Las Vegas!
Welcome to Fabulous Las Vegas è probabilmente uno dei cartelli stradali più famosi al mondo. Non c’è turista che non si faccia immortalare sotto a questa insegna, quando visita Las Vegas.
Il problema è che il cartello non si trova a Las Vegas, ma a Paradise!
Paradise è un comune di 223.167 abitanti situato nella contea di Clark ed è soltanto confinante con la Mecca del Gioco d’Azzardo.