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Gus Hansen scappa da Vegas: lo attende in Senegal una partita di backgammon

Al cuor non si comanda

In principio fu il Backgammon. Gus Hansen, ancor prima di lasciare il segno nella storia del poker nel nuovo millennio, è stato un grandissimo giocatore di Backgammon. Gioco molto diffuso nel Nord Europa è stato il primo grande amore dello scandinavo. Il quale non ha mai smesso di giocarci, nemmeno quando il poker ha occupato a tempo pieno la sua vita. E’ rimasta storica quella sua dichiarazione, per spiegare come facesse a coprire le ingenti perdite nel cash game online high stakes.

Nel poker online cash game high stakes sono un perdente, spiegò Gus Hansen. Forse il più grande perdente della storia. Ma se da una parte sono dolori, dall’altra parte le gioie arrivano proprio dal Backgammon. Li sono nato e cresciuto. Grazie a questo gioco posso ancora mantenere uno standard alto di competizione anche nel poker e in qualche modo foraggiare il bankroll per il poker online.”

Parole che all’epoca fecero un grande scalpore, quando ancora l’azione online ai tavoli high stakes aveva ritmi altissimi. Queste frasi, riviste ad anni di distanza, continuano a far riflettere e vien proprio da pensare che senza il Backgammon, Gus Hansen avrebbe chiuso da un bel pezzo con il poker ad alti livelli.

Da Vegas al Senegal

Insomma Gus Hansen è l’uomo delle mille risorse e così dopo oltre un mese ai tavoli della Bobby’s Room del Bellagio, all’improvviso decide di partire alla volta del Senegal. Nella nazione africana come detto, lo attende un misterioso e ricchissimo rivale, per una partita privata di Backgammon. Non ci sono altre informazioni su questa sfida, ma sicuramente il buon Gus non avrebbe lasciato di corsa Las Vegas per un “match amichevole”. E la storia del danese è ricca di questi aneddoti.

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Basti pensare che qualche anno fa si era qualificato al day 2 di un torneo high roller all’EPT Montecarlo, quando ancora gli high roller erano rari nel panorama mondiale del poker live. Ebbene, nonostante uno stack di un certo spessore e nonostante le poche posizioni allo scoppio della bolla, Gus Hansen preferì raggiungere nell’appartamento dell’Hotel un miliardario russo. Ovviamente per una ricchissima partita di Backgammon. E stanno alle parole dei testimoni di quella sfida, la scelta dello scandinavo fu perfetta. Vinse la bellezza di 2.5 milioni di dollari, proprio nell’era della grandi battaglie nel poker online high stakes.

Gus Hansen

 

Il “precedente” quindi, fa ben sperare Gus Hansen che nel poker è come una montagna russa infinita: fra alti e bassi, da quasi 20 anni è sempre al centro dell’azione. Nel backgammon invece il danese sembra essere un cecchino e per lui parlano anche dei risultati importanti alle World Series of Backgammon. A proposito: nel 2020 sono in programma dal 28 luglio al 2 agosto a Montecarlo. Tutti sulle tracce di Akiko Yazawa, seconda donna nella storia della kermesse a vincere il campionato del mondo di Backgammon. Chissà che Gus non voglia andare a deporla dal trono.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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