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Il colpo milionario di Gus Hansen a backgammon

Siamo sicuri che Gus Hansen possa continuare a perdere soldi negli high stakes online con questa costanza? E' conveniente per lui frequentare ancora questa giostra? Non conosciamo l’entità del bankroll del player danese ma i dubbi rimangono, alla luce anche di una storia interessante che è emersa in questi giorni...

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Il suo bilancio su Full Tilt Poker fa paura: anche nel 2013 ha lasciato parecchio per strada, 8,3 milioni di dollari. La metà solo nel Pot Limit H/L. Dati alla mano è il suo anno peggiore: nel 2009 aveva chiuso a -5,5.

Da quando ha iniziato a giocare a questi livelli (maggio 2007) sulla red room, è sotto di 15 milioni. Sarà solo colpa della varianza? Anche nel 2012 le cose non sono andate molto meglio, con un passivo di 3,2 milioni.

Il suo anno d'oro è stato il 2011 (quando i pro statunitensi si stavano riorganizzando post black friday e non giocavano), con profitti per 3,9 milioni. Ma il bilancio complessivo è disastroso. Il cash game è realmente il suo Main Game? Nonostante la sponsorship con la red room, Hansen avrà ancora la forza di andare avanti negli high stakes?

Nei tornei ha vinto 11,2 milioni di dollari (e parecchi titoli prestigiosi contro field molto duri) ma la cifra è al lordo, non siamo a conoscenza di quanto abbia investito in buy-in. Il buon Gus gioca spesso costosi high roller.

E l'episodio - che è per noi motivo di riflessione - riguarda proprio un evento con un buy-in importante: 25.000€ all'EPT di Montecarlo del 2010. In queste ore è stata confermata da un testimone la versione originaria: Gus Hansen non giocò il day 2 del famoso torneo del Gran Final dell'European Poker Tour, perché impegnato in una partita privata di backgammon. Quel week-end si rivelò molto redditizio per il danese che riuscì a vincere 2,5 milioni di dollari. Forse non sarebbe meglio per Gus ritornare al primo amore?