Rimaniamo perplessi nello sfogliare le pagine di due noti tabloid britannici che hanno esaltato la storia della bimba “prodigio” texana Alexa Fisher, di 8 anni (non è un errore di battitura), incensando le sue doti al tavolo, definendola il “genio del poker”. Si parla tanto di tutela di minori al gioco e di corretta informazione e poi capita di leggere che la fanciulla ambisce a diventare protagonista delle WSOP del 2024 grazie alle sue capacità di calcolo matematiche, come se la sua vita professionale fosse già scritta...
Sia chiaro, non vogliamo svalutare le doti della fanciulla ma un conto è parlare con un pizzico di ironia su un blog online della vicenda, dedicato a migliaia di appassionati che conoscono molto bene tutti i lati del mondo del gaming ed un altro esaltarne le capacità e la futura carriera su due noti e popolari tabloid (The Sun e Daily Mail), con una tiratura notevole che raggiungono case di milioni di inglesi: non proprio un bel esempio per i coetanei; si tratta di una fascia d’età che è già a rischio dipendenza da videogame... Non vogliamo fare i "bacchettoni" ma il problema del gioco minorile è serio e va affrontato, figuriamoci se parliamo di bimbi di 8 anni.
Sul sito del "Sun" i commenti all’articolo sono stati negativi e non possiamo che allinearci e condividere l’opinione dei lettori inglesi. In questi giorni abbiamo imparato a diffidare dei media generalisti quando fanno riferimento al mondo del gioco: siamo passati dal servizio del TG1 ricco di inesattezze e di preconcetti contro il poker (addirittura ignorando leggi italiane in vigore) per sdoganare il gioco ai minori, come è successo in Gran Bretagna. Da un estremo ad un altro.
E’ da più di un anno che Alexa Fisher fa parlare di sé ma i famigerati e popolari tabloid hanno voluto cavalcare la storia in questi giorni. Il padre Justin (35 anni) racconta che la bimba ha scoperto il poker all’età di 3 anni, seguendo in tv un torneo trasmesso da ESPN: Alexa era attratta dalle luci e dai cori del pubblico; ma guarda che strana coincidenza...
Il babbo ha spiegato: “ho usato le carte da gioco per insegnarle a contare e sviluppare le sue capacità matematiche prima di andare a scuola”. Il genietto ha dichiarato al Sun: “Il mio sogno è quella di diventare professionista all’età di 18 anni. Il bello del poker è che ci sono tante discipline che sono semplici da apprendere. Conosco oltre 50 varietà di giochi, incluse alcune varianti meno conosciute come Double Flop Hold'em e Crazy Pineapple. Posso giocare a Seven Lowball, Badugi e mi destreggio nell’H.O.R.S.E. Ora posso giocare in tutte le varianti contro i migliori ma fino a 18 anni posso partecipare solo a tornei di beneficenza”.
Il padre Justin, orgoglioso ha rivelato: “volevamo portarla a Disneyland ma lei è voluta andare a Las Vegas durante le World Series: là ha incontrato un mito come Greg Raymer che le ha fatto anche l' autografo. Nel 2009 ha preso parte ad un torneo dimostrativo di texas hold’em, con persone molto più grandi di lei. Si partiva con una dote di 1.000 chips ma dopo poco Alexa aveva accumulato uno stack di 8.000 fiches. E’ arrivata al final table ed ha chiuso al sesto posto”. Parole che si commentano da sole… I genitori hanno già attivato un conto dedicato alla futura carriera da poker player della figlia, una sorta di bankroll per quando avrà 18 anni. Mah…
Alexa Fisher è senza dubbio una bimba con capacità al tavolo sopra la norma rispetto ai suoi coetanei, ma tutto è prematuro e ci piacerebbe parlare di lei seriamente tra dieci anni quando avrà raggiunto la maggiore età e soprattutto avrà sviluppato capacità migliori per capire e percepire tutto quello che accade nel mondo esterno.
In Italia da gennaio entreranno in vigore norme contro il gioco minorile più rigorose, i concessionari dovranno effettuare controlli ancor più rigidi, in particolare sui documenti d’identità ed i codici fiscali, necessari per attivare un account di gioco. AAMS ha voluto queste norme che dovranno rivelarsi efficaci ed impedire l'accesso a coloro che non hanno ancora compiuto 18 anni. Nei prossimi mesi sarà poi introdotta la Carta Unica per tutti i players.
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