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Blumstein, Ott e, nella foto, Pollak

WSOP 2017: il più folle All In a 3 della storia dei Main Event. Blumstein non chiuse in anticipo [Video]

Blumstein rischiò di chiuderla in anticipo

Non si ferma la nostra cavalcata attraverso le immagini più spettacolari delle World Series Of Poker degli ultimi 20 anni. La passeggiata di salute fa tappa oggi  al 2017, quella in cui lo statunitense Scott Blumstein mise le mani su un primo premio da $8.150.000, eliminando in heads up Daniel Ott.

Quasi ai giorni nostri

Stiamo per completare il nostro cammino che ci ha portato in queste settimane a scrutare personaggi, emozioni, mani e chi più ne ha, più ne metta, delle ultime 20, o giù di lì, edizioni del Main Event delle World Series Of Poker. 

Oggi ci soffermiamo sulla fantastica vittoria di Scott Blumstein, che cambiò totalmente vita, nella notte del 22 luglio del 2017, quando mise le mani su un assegno da $8.150.000.

In quella occasione si mise a capo di un field complessivo di 7.221 giocatori, che fecero registrare un prize pool totale di $67.877.400.

Il Final Table 

La composizione del tavolo finale, fu estremamente eterogenea, visto che in quella occasione furono solo 4 i giocatori americani che vi presero parte. 

Tra di loro, però, due colsero il bersaglio grosso, Scott Blumstein e Daniel Ott, rispettivamente primo e secondo. 

Gli altri furono Bryan Piccoli, sesto per $1.657.000 e Ben Lamb, nono per un milione tondo tondo.

Positiva la spedizione europea, che piazzò due francesi, Ben Pollak terzo e Antoine Saout quinto, e due inglesi John Hesp, quarto e Jack Sinclair, ottavo. 

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Un sudamericano, l’ottimo argentino Damian Salas, chiuse al batteria  dei 9 al settimo posto per un premio di $1.425.000.

Le mani di oggi, Blumstein protagonista

Per una volta vi lasciamo all’oscuro rispetto alle mani che vedrete, in modo tale da non spoilerarvi niente.

Possiamo dirvi solo che i protagonisti li abbiamo già tutti citati: Scott Blumstein, Dan Ott, Benjamin Pollak, John Hesp, Bryan Piccioli e Antoine Saout.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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