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All Time Money List: Mizrachi e la maledizione di Ivey

Mike-MizrachiE’ indubbio che Phil Ivey in carne ed ossa faccia paura a tutti al tavolo, ma che avesse un peso anche la sua ombra è una novità assoluta. Eppure due campionissimi lo hanno sperimentato sulla loro pelle nelle ultime settimane. Daniel Negreanu al final table dell’EPT di Vienna ha fallito l’occasione di battere il record del Tiger Woods del poker e di divenire il pokerista più ricco di sempre nei tornei live, ma ‘Kid Poker’ è uscito al quarto posto, nonostante fosse partito da una posizione di vantaggio.

mizrachi-moglieA Las Vegas, poche ore fa, ha fallito il tentativo di entrare nel mito Mike Mizrachi che oltre ad aver perso questa importante occasione, deve dire addio anche al titolo di WSOP Player of the Year 2010 che è andato a Frank Kassela.

In caso di vittoria o secondo posto, “The Grinder” sarebbe diventato il numero uno di tutti i tempi ed invece si deve accontentare del prestigioso ingresso nella top 10, al settimo posto, con 11.135.086$, secondo le statistiche elaborate da The Hendon Mob. Il premio di oltre 2,3 milioni di dollari gli hanno consentito di scavalcare Joe Hachem, Peter Eastgate, Allen Cunningham, Erik Seidel, Men Nguyen, Carlos “El Matador” Mortensen e T.J. Cloutier, passando dal quattordicesimo al settimo posto. Scotty Nguyen, John Juanda e Phil Hellmuth rimangono davanti ma per poche centinaia di dollari.

Frank-KasselaAlla vigilia, in molti hanno sostenuto che il reale obiettivo di Michael Mizrachi fosse quello di battere il record di Ivey e che la sua strategia prevedesse una tattica attendista e prudente, in modo tale da arrivare all’heads-up anche da una posizione di svantaggio. Il player della Florida ha giocato in modo molto chiuso i primi livelli ma poi ha innestato la marcia e, nonostante la posizione iniziale di svantaggio, è stato protagonista di una rimonta incredibile che lo ha proiettato anche in alcuni frangenti  al primo posto del chipcount. Ma non ha messo in preventivo il brutto scherzo di Duhamel che ha imboscato la sua coppia d’assi nella mano decisiva; “The Grinder”, purtroppo per lui, c’è cascato con tutti e due i piedi nella trappolona del giovane canadese.

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Mizrachi-moglieL’atteggiamento molto più guardingo di John Racener ha dimostrato che la seconda piazza non era un obiettivo così irraggiungibile. Ma Mike, da grande campione, ha voluto giocare per vincere il braccialetto di platino, smentendo le previsioni della vigilia. Giusto così, era un’occasione irripetibile, per gli altri record c’è tempo, Ivey permettendo.

L’ All Time Money List però c’entra fino ad un certo punto. La maledizione del Tiger Woods del poker sembra andare anche in un’altra direzione: nel 2009 proprio la stella di Full Tilt Poker riuscì ad arrivare al final table del Main Event ma fu sbattuto fuori al settimo posto, con pochi riguardi da parte degli altri November Nine, proprio come “The Grinder”. E se non c’è riuscito il numero uno al mondo, vuol dire che è realmente difficile vincere per un top player il braccialetto più prestigioso. Dopo Chris Moneymaker il titolo mondiale è sempre finito nelle tasche di giocatori emergenti o semi-sconosciuti. Ed anche quest’anno sarà la solita storia.

Nel caso Jonathan Duhamel dovesse aggiudicarsi il primo premio di 8,9 milioni di dollari, rimpiazzerebbe proprio Mizrachi in 14esima posizione nella speciale All Time Money List. Se invece a spuntarla fosse John Racener, lo statunitense diverebbe il 12esimo player di questa speciale classifica, con 10,2 milioni, davanti a Men Nguyen ma dietro di qualche spicciolo ad Erik Seidel.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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