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High Stakes Poker 6: cambiano gli ospiti, comanda sempre durrrr

Patrik Antonius intento a riflettere sul riverDopo l’ultimo discusso piatto tra Tom Dwan e Phil Ivey, l’azione ritorna sul tavolo più caldo del Golden Nugget di Las Vegas per un nuovo episodio di High Stakes Poker. Le new entries della puntata trasmessa l'altra sera da GSN sono Dennis Phillips (terzo al WSOP ME 2008), Andrew Robl (che a dispetto della giovane età mostra un poker molto solido, stile “old school”), Lex Veldhuis (ottimo torneista online) e due vecchie conoscenze del programma, Barry Greenstein e Patrick Antonius. Dwan, Ivey e Antonius hanno 500.000$, Negreanu 300.000$, gli altri 200.000$, quasi a rendere trascurabile il valore del big blind, fissato a 800$.

Subito scintille dopo qualche minuto: Greenstein apre da cutoff con 9 k , Ivey 3betta da bottone con k k e Patrick da small blind sale fino a 36400 con a a !!. Barry ovviamente folda, ma Phil si limita al call, con l’intenzione di intrappolare Patrik… senza sapere di essere lui stesso preda. Il piatto preflop è già salito a 78.200$.

Il flop è uno dei peggiori per entrambi: q 10 j , poichè ognuno dei due potrebbe aver centrato qualcosa. Tuttavia sia Phil che Patrik continuano ad avere solamente una coppia e ciò non fa altro che inibire l’azione. Il finnico opta per un check, seguito dal Tiger Woods del poker. Il turn è un’altra carta che blocca entrambi, la q , e di nuovo si limitano entrambi al check.

Phil Ivey e la sua classica - indecifrabile - 'poker face'Il river è la sicuramente favorevole a Phil Ivey, il 9 che gli dà la scala. Tuttavia è il check di Patrick, che a questo punto ha poco più di un bluff-catcher, a permettergli di eseguire una buona value bet di 45000$, callata da Antonius che giocando la mano in maniera completamente passiva spera di aver sottorappresentato la sua coppia di assi. “E' stato evitato un disastro”, commenta Gabe Kaplan dalla regia. Ivey dirà poi a Kara Scott che se gli stack non fossero stati così profondi, tutto il denaro sarebbe finito nel piatto tra il preflop e il flop.

Arriva il momento di Tom Dwan: la sua immagine loose gli permette di accaparrarsi 4 piatti con mani apparentemente marginali. Ha proprio ragione l’esperto Gabe Kaplan a dire che “riesce a rendere difficili decisioni apparentemente facili” ed è proprio ciò che rende questi giocatori “pestiferi” i più temibili al tavolo da gioco.  Prima prende per 2 volte doppia coppia al river e riesce a farsi pagare sia da Phillips che da Negreanu, poi chiude 2 scale e fa pagare la doppia coppia di Daniel e la top pair di Dennis. Entrambi i giocatori risultano abbastanza irritati dalla buona sorte di durrr, al quale va però il merito di riuscire a vincere sempre piatti discreti con mani marginali, proprio grazie alla sua totale imprevedibilità.

Tom 'durrrr' Dwan impegnato a raccogliere chips

Senza quell’immagine così loose, un giocatore esperto come Negreanu avrebbe passato top 2pair su un board con 4 carte connesse. Tuttavia, a differenza di Negreanu che in qualche modo prova a giocare la sua partita, Phillips sembra chiaramente in difficoltà in questo contesto di giocatori di cash game ultraloose, molto diversi dal field medio che si può incontrare nei tornei, WSOP comprese.

L’azione tornerà la prossima domenica… l’anticipazione lascia intuire che Daniel e Dennis decidano di diventare finalmente più aggressivi… stay tuned!

Roberto Lombardi