Con la vittoria da 9 milioni di dollari al Main Event WSOP 2010, il nome di Jonathan Duhamel ha fatto il giro del mondo, guadagnando quella "gloria imperitura" che solo vedere il proprio nome scritto nell'albo d'oro più prestigioso di tutti può regalare. Inevitabilmente, Duhamel è diventato anche un modello per tantissimi ragazzi, ed è anche qui che il neo campione WSOP sta dimostrando di valere il titolo appena conquistato.
Infatti, la storia di questo canadese 23enne non è molto diversa da quella di tanti altri poker player, se non fosse per quel braccialetto iridato che alza un muro di 9 milioni di dollari tra lui e i suoi coetanei. Anche Jonathan, come pare facciano molti studenti americani, ha abbandonato l’università per dedicarsi alla carriera di giocatore. Oggi però se ne rammarica, e nelle interviste lancia chiari messaggi ai suoi coetanei: ”Non abbandonate la scuola, non credo sia la strada giusta da seguire, la mia storia è solo un’eccezione”.
I sociologi americani ritengono che l’esempio di Jonathan Duhamel potrebbe influenzare negativamente i ragazzi. Vivere di poker oggi è possibile, lo sappiamo, ma è vero che non è una carriera per tutti perché solo pochissimi hanno le skills necessarie. “La vittoria di Duhamel ha convalidato un sogno che non può diventare realtà – dice Howard Cohen, esperto americano di gioco d’azzardo – I ragazzi che lasciano l’università per inseguire la chimera di diventare Pro di poker, rischiano di trovarsi con niente in mano”.
Che nessuno abbandoni la scuola quindi…Tuttavia, con giudizio e buon senso, è giusto coltivare il sogno di diventare un campione del mondo in questo straordinario gioco!