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Marvin Rettenmaier: ‘i miei 3 anni da re del poker live’

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La star tedesca Marvin Rettenmaier parla in esclusiva con Assopoker e ci racconta i suoi ultimi fantastici mesi vissuti da protagonista: in meno di tre anni è riuscito a guadagnare nei tornei dal vivo quasi 4 milioni di dollari, per una cavalcata epica, culminata a maggio del 2012 con la vittoria nel WPT Championship a Las Vegas. Per non farsi mancare nulla, dopo pochi mesi il pro di PartyPoker si è aggiudicato anche la tappa del World Poker Tour di Cipro.  

Sei stato il primo giocatore a vincere back to back il titolo WPT e sei in testa nel ranking GPI. Ammettilo: il numero uno è per te familiare?

Ad essere onesti i miei ultimi tre anni nel poker sono stati incredibili. Spero di ripartire da lì, anche se viaggiare è stato massacrante lo scorso anno, devo capire quanto tutto ciò inciderà tutto sul mio rendimento futuro nei prossimi mesi.

Aver giocato molto live ha in qualche modo influenzato le tue prestazioni online?
Si, durante questo lungo ed intenso tour live non ho giocato molto, più che altro ho grindato su PartyPoker.com la domenica, in occasione dei tornei più importanti. 

Il poker online costruisce come giocatore, il live lo affina. Sei d’accordo con questa affermazione?
Si, l’online è il posto giusto per costruire la propria tecnica, ma giocare dal vivo ti obbliga a pensare molto: ci sono parecchie informazioni in più di cui tener conto, per cui è da ritenere un gioco più complesso.

Vittorie a parte, nel tuo impressionante 2012 sei andato in the money alle WSOP 8 volte, con due tavoli finali. Il braccialetto è il tuo obiettivo principale per il 2013?
Andrò a caccia della vittoria in Australia (per le WSOP Asian Pacific, ndr) e a Las Vegas, ma anche vincere il terzo titolo WPT sarebbe un traguardo fantastico. Sono arrivato al final table a Baden e poteva essere il terzo successo in un anno, ma evidentemente non era il mio torneo...

marvin-rettenmaierCome spieghi il boom vincente dei tedeschi nel poker degli ultimi anni? Penso a te, Gruissem, Quoss, Spindler, Nitsche, Heinzelmann, Pius… Ci sono molte giovani talenti nel tuo paese.
Ho sentito dire che Phil Hellmuth – risponde ironico – ha fatto uno special camp in Germania, lol. E’ fantastico che tutti i ragazzi siano riusciti ad ottenere risultati così importanti. 

Sei bravo anche nelle previsioni? Facci un nome di un talento tedesco che farà una grande vittoria nel prossimo futuro…
Alexander Debus ha già avuto qualche risultato, ma prevedo una sua esplosione in tempi brevi

Tu sei un giocatore live giramondo. Trovi differenze significative tra i field europei e quelli dei tornei americani? 
E’ difficile rispondere a questa domanda, ad esempio Dominik Nitsche è volato in Moldova per un torneo, non è riuscito ad andare neppure a premio eppure mi ha assicurato che il field era veramente soft… 

Sei stato a Venezia per il WPT: raccontaci il tuo rapporto con l’Italia e i giocatori italiani.  
Amo giocare in Italia, è tutto divertente: c’è sempre azione e una bella atmosfera al tavolo. Io amo il WPT di Venezia e il casinò è fantastico con i suoi affreschi.


Intervista a cura di Domenico Gioffrè e Luciano Del Frate