La Commissione Europea ha deciso di archiviare una serie di procedimenti contro le leggi italiane sul gioco online in seguito alla riesamina della legislazione vigente in materia nel nostro paese da qualche anno. Tutto era cominciato quando il blocco effettuato dall’AAMS verso gli operatori stranieri era stato considerato contrario al principio di libertà di fornire servizi all'interno dell’Unione Europea.
Come è noto, il decreto prevedeva che tutti gli operatori provvisti di una licenza .it avessero sia la sede legale che i server utilizzati dalla poker room in Italia.
Inoltre, le leggi italiane proibivano l’offerta dei giochi da parte di chi non fosse provvisto di una licenza in Italia, anche se l’operatore ne avesse una rilasciata da un altro stato membro dell’UE. Anche i provider di servizi internet erano stati obbligati a bloccare l’accesso a siti non licenziati da AAMS.
Ora però la musica cambia: il decreto che regolamenterà la concessione delle nuove licenze permetterà a tutti gli operatori licenziatari di mantenere la propria sede legale ed i loro server in qualsiasi paese dell’UE o che abbia stretto accordi con AAMS, cosa che consentirà un abbassamento delle loro spese fiscali.
La Commissione Europea si è espressa favorevolmente su tale apertura, dichiarando che è in linea con i principi dell’UE. Sembra dunque vicina la conclusione della querelle sul gioco online nel nostro paese.
Potrebbe anche essere il primo passo verso la fine dei siti “.com” e l’inizio di un era, dove gli operatori potranno ottenere una licenza in qualsiasi paese decidano di offrire i propri servizi.
Il decreto che regola la concessione delle nuove licenze sarà pubblicato - con ogni probabilità - entro la fine di questo mese.