E’ una scalata al successo senza sosta, quella di Scott Seiver che negli ultimi tre mesi ha vinto quasi un milione di dollari, confermandosi ai vertici del poker a stelle e strisce. E’ reduce della vittoria nel LA Poker Classic High-Roller ($ 425.000) ed è arrivato al quarto posto nel PokerStars North American Poker Tour (NAPT) High-Roller Bounty Shootout, dove ha dimostrato di avere il sangue freddo del miglior killer e la predisposizione dell’innato "cacciatore di teste". E’ da dicembre che la sua pistola è calda, quando ha chiuso il 2009 in bellezza con un primo premio da $ 218.000 nel Doyle Brunson Five Diamond World Poker Classic. A 25 anni, Scott ha già guadagnato negli eventi live 2 milioni di dollari.
Ne ha fatta di strada il ragazzo, da quando nel 2008 vinse il suo primo braccialetto WSOP nell’evento $ 5000 No Limit Hold’em. Ma come riesce a migliorare un player di livello mondiale considerato da ESPN nella top ten? “Io gioco – rivela Scott a Poker News Daily - molto online e live. Sia tornei che cash game, vario partecipando sia ad eventi deep che più "short" come molti tornei online. In questo modo, soprattutto con l’esperienza sul campo, riesco ad apprendere ed affinare il mio stile. Inoltre ho un grande gruppo di amici con cui parlare e confrontarmi come Isaac Haxton, Justin "ZeeJustin" Bonomo, Aaron Been”.
Negli ultimi mesi è stato il giocatore più temibile dell’intero circuito. “E’ un periodo di forma straordinaria, mi sento bene e sono sorretto anche dalla fortuna. Riesco ad esprimere il mio miglior poker nei tornei deep stack”.
Una delle sue migliori performance è stata negli Shootout del Napt al Venetian Casinò di Las Vegas dove è riuscito ad eliminare al suo tavolo Barry Greenstein, Antonio “The Magician” Esfandiari , Chau Giang. Brian “tsarrast” Rast. “E’ un torneo molto interessante perché ci sono le taglie su ogni giocatore che riesci ad eliminare. Secondo me alcuni players non hanno adattato nel migliore dei modi il loro stile di gioco al format del torneo: l’unico modo per guadagnare era spingere il più possibile. Appena c’erano le condizioni andavo all in. E’ stato divertente”.
Sul modo di affrontare gli shootout ci sono però diverse filosofie: alcuni giocatori sostengono che bisognerebbe pensare più al montepremi che alle taglie, ma Scott non è dello stesso avviso: “Le taglie sono una parte consistente dei premi in palio ed ogni volta che si va all in c’è in ballo una quantità enorme di denaro. Per questo motivo risulta conveniente mettere tutte le chips nel piatto anche quando vi sono le condizioni per un coin-flip. L’azione è giustificata dall’alta posta in gioco. Inoltre al Napt Bounty hanno partecipato tutti top players, ragione in più per essere aggressivo”.
Due settimane fa, ha vinto al Commerce Casinò uno dei tornei più prestigiosi del circuito WPT come il LA Poker Classic High Roller: “Il field di Los Angeles in teoria doveva essere il più duro in assoluto ma al Napt il tavolo era ancor più ostico; mai visti in una room così tanti giocatori sponsorizzati. Il quarto posto al Venetian mi ha dato fiducia perché ho giocato bene e mi ha aiutato a vincere LA Poker Classic. E’ un momento positivo e penso che vada ottimizzato al meglio, non mi risparmierò e giocherò con ogni probabilità più tornei possibili, molto probabilmente andrò in Indiana per la tappa del WPT”.
Scott Seiver non è più da considerarsi un giocatore emergente ma una realtà del poker mondiale, a tal punto che ESPN lo ha inserito nella top 10 “The Nuts” tra i migliori giocatori del mese di marzo. Tra i giocatori del momento oltre a Jason Mercier, Scott teme molto Faraz Jaka. “Sono entrambi – confida Scott - molto caldi e ad ogni torneo al quale partecipano riescono ad arrivare in fondo. A Los Angeles ho affrontato Jason al tavolo finale: era short ma è riuscito a giocare molto bene seppur con poche chips. Faraz è temibilissimo: è molto aggressivo ma non in modo selvaggio e scriteriato. Sa bene quando e chi attaccare”.