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Eccoci finalmente a raccontarvi l’esito del secondo importante torneo che ha avuto luogo al Bellagio nell’ambito del “WPT Festa al Lago”, che prevedeva un torneo di Pot Limit Omaha da 10.000 $ di buy-in.
Contrariamente alle previsioni, anche questo torneo ha avuto pochi partecipanti, sedici contro i circa quaranta attesi, ma anche in questo caso la cosa non deve stupire più di tanto.
Oltre al buy-in sicuramente importante, non dobbiamo dimenticare i numerosi tornei di poker che stanno avendo luogo in giro per il mondo in concomitanza, quali ad esempio il WPT di Marrakech, l’APPT di scena ad Auckland e l’ EPT di Varsavia che comincia domani, questi ultimi eventi targati entrambi PokerStars.
In virtù del field ancora una volta ridotto, erano di nuovo soltanto tre i posti pagati, e così al secondo giorno di gioco in sei si presentavano per reclamare il titolo ed i 77.600 $ del primo premio.
Questa era la situazione di chipcount dei superstiti:
Chris Bjorin: 181.900
Ben Lamb: 156.700
Ted Lawson: 144.500
Jim Egerer: 69.000
David Ulliott: 48.300
Jason Mercier: 39.600
Lo statunitense Jason Mercier partiva quindi short stack: il pro di PokerStars aveva dominato per buona parte del day1, almeno finché una brutta serie di mani sfortunate lo costringeva a guardare tutti dal basso in alto. Ma, come forse ricorderete, il buon Jason si era reso protagonista di una sorta di rito scaramantico prima dell’inizio del torneo, rito che evidentemente anche stavolta ha portato i suoi frutti.
Sfruttando un’ottima conoscenza del gioco e avendo ormai poco da perdere, riusciva infatti a raddoppiare nelle prime fasi di giornata, giusto in tempo perché prendessero il via i fuochi artificiali.
Di lì a poco infatti si assiste ad uno spettacolare all-in preflop in un piatto a tre, con Ted Lawson e Jim Egerer inizialmente coinvolti, a cui si aggiunge Chris Bjorin che li copre entrambi. Questo l’esito di un’incredibile mano:
Lawson: a a 8 6
Egerer: a k k 9
Bjorin: q j 10 9
Board: a q 5 2 10
Lawson, che partiva avanti ma era fortemente insidiato da una mano molto ben connessa come quella di Bjorin, pesca l’incredibile mono out, l’asso di picche che gli consente di triplicare lo stack ed eliminare Egerer in sesta posizione.
Dopo questo brutto colpo, Bjorin rimane molto corto e viene eliminato prontamente da Mercier in quinta posizione. A quel punto, con il gioco in piena fase di bolla, l’azione inevitabilmente rallenta.
Tuttavia, alla fine è David “devilfish” Ulliott a dover soltanto accarezzare i premi. L’inglese manda i resti su un board come 5 3 2 e mostra 4 4 3 3 per un set con progetto di scala aperta, e viene chiamato da Lawson che invece ha a j 3 2 per una doppia coppia, un flusdraw ed un progetto di scala ad incastro di cui però rimangono solo due outs. Il turn è un 6 che rafforza la posizione di Ulliot dandogli scala, ma non basta di fronte al river, che con una q consegna colore e piatto a Lawson.
A quel punto, Ben Lamb raddoppiava al termine di un piatto a tre, e così poche mani dopo era un Jason Mercier particolarmente short a doversi alzare dal tavolo. Per lui, ancora una buona prestazione e una terza posizione che vale 31.400 $. E chissà quindi che il suo rito scaramantico non prosegua almeno fino al Main Event.
I due sopravvissuti decidevano quindi per un deal con cui si spartivano in parti eque i restanti 123.800 $.
In gioco rimaneva così il titolo, il braccialetto ed un Rolex offerto dal Bellagio, che andava come detto a Ted Lawson, già vincitore di un braccialetto nel PLO alle WSOP del 2004.
In ogni caso, lo stesso Ben Lamb non aveva di che lamentarsi, per un secondo posto valso comunque 62.000 $.
Non ci resta quindi che salutarvi e darvi appuntamento al 21 ottobre, quando prenderà il via il Main Event da 15.000 $ che incoronerà il campione di questo WPT Festa al Lago, che sarà pure una manifestazione a ranghi ridotti ma vincere un titolo WPT al Las Vegas non è mai cosa di poco conto.
