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Antonio Buonanno vince l’EPT di Montecarlo!

È riuscito a scrivere una pagina importantissima della storia del poker italiano anche se non è stato assolutamente semplice: Antonio Buonanno vince l’EPT di Montecarlo e riporta la picca più ambita in Italia dopo sei anni (il primo e unico italiano a vincerla fu Salvatore Bonavena a Praga). Per lui un trionfo sofferto ma giunto al termine di un percorso abbastanza netto, almeno per quanto riguarda la fase pre heads-up, nella è riuscito a farsi valere e a tratti anche a dominare. Il testa a testa con l’inglese Jack Salter è stato senza dubbio l’ostacolo più grande per il nostro connazionale che solo dopo 8 ore di gioco testa a testa e infiniti showdown (di cui molti fortunati, va detto) è riuscito a imporsi e a portare a casa la bellezza di 1,2 milioni di euro.

Il tavolo finale prendeva il via con Buonanno in quarta posizione ma, poco dopo la prima eliminazione di Sebastian Bredthauer (giocatore qualificatosi con gli fpp di Pokerstars.com che porta a casa 128.800 euro), assistiamo al double-up del casertano, che vince un coinflip decisivo contro l’americano Kenny Hicks: coppia di dieci per l’italiano e A-K per l’avversario che non trova aiuti dal board. Con questo colpo Antonio riesce a prendersi la chiplead.

Poco dopo viene eliminato il tedesco Sebastian Von Toperczer, mentre il suo connazionale Malte Moenning riesce a vincere un piatto enorme con 8-8 quando si scontra in all-in preflop con la coppia di tre dello svedese Karlsson e con la coppia di nove del colombiano Roca: un otto al flop gli consegna uno stack di tutto rispetto e costringe Karlsson ad abbandonare il tavolo. Poco dopo, rimasto corto, è la volta di Roca, che si porta a casa 419.000 euro grazie al quarto posto.

Rimasti in tre partono le trattative per un deal, così com’era successo nell’High Roller da 100.000 euro sempre a Montecarlo. Buonanno, tuttavia, dimostra di avere carattere e coraggio, mettendo subito in chiaro di non voler fare nessun accordo. Il tutto in un inglese stentato che contribuisce a renderlo un vero e proprio personaggio, al tavolo e fuori. Prova di durezza o metagame? Probabilmente non lo sapremo mai, quello che sappiamo è che, poche mani dopo il rifiuto, Antonio elimina il tedesco Moennig in terza posizione quando lo scontro A-K contro A-5 non regala sorprese di alcun tipo. Per il giovane grinder un corposo premio da 547.000 euro, non male se si pensa che anche lui si era qualificato attraverso un satellite live da 25.000 fpp organizzato da Pokerstars.com.

Jack Salter e Antonio Buonanno discutono un eventuale deal (courtesy Neil Stoddart/Pokerstars)

Giunti in heads-up, è Buonanno a voler discutere un deal ma questa volta il rifiuto arriva da parte del britannico Jack Salter che, un po’ per i problemi di comunicazione dovuti all’inglese di Antonio, un po’ perchè era evidente che si sentisse decisamente superiore al nostro connazionale, opta per un “just play“. Eppure la richiesta del futuro campione non era per niente assurda dal momento che i due contendenti avevano praticamente le stesse chips.

Con il rifiuto dell’inglese parte uno degli heads-up più lunghi della storia del poker live, otto ore di duello che vedono prima un certo equilibrio, poi il sorpasso di Salter, bravo a vincere qualche grosso piatto senza andare allo showdown, e poi la rimonta di Buonanno che, rimasto con 13 bui, prima riesce ad avere la meglio con K-2 contro l’A-9 dell’avversario e poi vince un piattone partendo ancora una volta da sfavorito: KJ per Antonio e AJ per Salter, con il flop che recita K-J-10 e nessuna sorpresa tra turn e river.

Tornato in parità, Buonanno fatica un po’, finchè non riesce a vincere un importantissimo coinflip con a k contro il 10 10 del britannico. Il flop è al cardiopalma: k j q . Il turn è un innocuo 7 mentre il river è un 10 che dà il set all’avversario, inutile contro la scala di Antonio.

Intanto il tempo passa, siamo a circa 6 ore e mezza di gioco heads-up e si giunge così al livello di bui più alto della storia dell’EPT, 150.000/300.000. A questo punto i due contendenti possono contare su stack esigui in rapporto ai blinds e in questo contesto assistiamo alla mano più importante dell’heads-up: Salter limpa con K-Q e Antonio checka con 10-5. Il flop è Q-5-5 ed entrambi optano per un check. Sul turn 10 assistiamo a un check-raise di Buonanno, che il britannico chiama. Il river è un anonimo 8 su cui l’italiano pusha. Salter va in totale crisi e finisce col vedersi bruciare le carte al termine del countdown del floorman, dopo otto minuti di riflessione.

La vittoria inizia a sentirsi nell’aria e arriva esattamente alla mano successiva: l’inglese pusha i restanti 15 big blinds con k 7 sull’apertura di Buonanno che chiama con a 4 . Il board è 9-J-2-Q-3 con una sola carta a quadri e Antonio può esultare: è campione dell’EPT di Montecarlo! Per lui l’ambita picca e un primo premio da 1,2 milioni di euro, che sarebbe potuto essere molto inferiore se Salter avesse accettato il deal. Nulla da fare per l’inglese, che ha più volte mostrato una malcelata arroganza, e che non riesce a far segnare la doppietta britannica dopo la vittoria di Vicky Coren a Sanremo.

Buonano è campione EPT! (courtesy Neil Stoddart/Pokerstars)

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In quel caso lo scontro Italia – Inghilterra finì a favore degli inglesi, quest’oggi l’Italia del poker si è presa la rivincita grazie a uno straordinario Antonio Buonanno, protagonista a 360° di questo lunghissimo final table, durato la bellezza di 16 ore. Questo il payout completo:

1. Antonio Buonanno 1.200.000€

2. Jack Salter 765.000€

3. Malte Moennig 547.000€

4. Mayu Roca 419.000€

5. Magnus Karlsson 332.000€

6. Sebastian Von Toperczer 258.300€

7. Kenny Hicks 188.500€

8. Sebastian Bredthauer 128.800€

 

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