Un film sulla vita di Dario Sammartino? Non esiste ancora, ma presto potrebbe vedere la luce. Infatti il soggetto su una possibile pellicola che metta in immagini la storia del campione napoletano c’è già, e non solo: è in concorso per un importante premio nel settore. Ne abbiamo parlato con l’autore del soggetto, Alessandro Nelson, e con lo stesso Dario.
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Chi è Nelson, l'amico-artista di Dario Sammartino
Alessandro Nelson è un musicista e cantautore napoletano, la cui strada si è incrociata con quella di Sammartino grazie a un compagno di liceo di Dario. Tra i due scocca subito una scintilla particolare, poiché i racconti di Sammartino "rapiscono" Nelson. “Da subito capii che dai racconti di Dario poteva nascere qualcosa. Inizialmente pensai a una canzone, ma più lui parlava più io mi rendevo conto che quello che mi raccontava, e il trasporto emotivo che lo accompagnava, meritava qualcosa di diverso”.
Da lì la pazza idea, nata ormai qualche anno fa, di mettere le basi per un racconto non solo musicale, ma per immagini. “Abbiamo lavorato insieme a tante idee”, mi dicono Dario e Nelson. “Tra queste anche una serie televisiva, e la cosa era subito piaciuta”, prosegue Dario Sammartino.
Serie, Docu-serie o film?
Quindi Nelson e Sammartino hanno ricominciato a lavorare all’idea, tenendo sempre aperte diverse porte, compresa quella di un documentario. Qui c’era un importante gruppo pronto a investire molto e Nelson svela infatti che il progetto era una docu-serie con le telecamere che avrebbero seguito Dario 24 ore al giorno per un anno. Era pronto anche il team, affidato ai registi Guido Lombardi e Marcello Sannino.
Quando Dario disse no
Però qui ci fu lo stop da parte di Sammartino: “Onestamente non ero pronto a farmi seguire senza sosta da persone con le telecamere, sia al tavolo che nella vita privata, così dissi di no”, racconta Dario. Un rifiuto, questo, che si può assolutamente comprendere anche perché l’equilibrio psico-fisico di un giocatore è sempre molto delicato.
Scartata l’ipotesi docu-serie, che pure va per la maggiore nell’ultimo paio di anni soprattutto in ambito sportivo, la ricerca di Dario Sammartino e Nelson si è spostata su un piano più squisitamente cinematografico. Da qui la scrittura di soggetto e trattamento, che è stato proposto al Premio Solinas.
Il Premio Solinas e uno speciale ...final table
Si tratta di un premio dedicato alla memoria di Franco Solinas, uno dei più grandi sceneggiatori nella storia del cinema italiano. La formula di questo premio è singolare: i candidati inviano in forma anonima gli scritti. Successivamente un pool di esperti valuta tutti i testi, decretando i 9 scritti finalisti. E tra questi, su 475 testi partecipanti, c’è anche quello su Dario Sammartino.
“Diciamo che sono al final table”, scherza Dario su questo che è già un gran bel risultato, anche perché “Nelson non ha mai giocato una singola mano a poker, eppure (o forse proprio per questo) è riuscito a cogliere degli aspetti molto profondi della mia storia, grazie alla grande empatia che possiede.”
Dario Sammartino & Nelson, tra poker ed empatia
Questa sorta di “verginità” per quanto riguarda un’infarinatura pokeristica si può dunque considerare un vantaggio, se è accompagnata appunto da una grande sensibilità artistica, anche nella comprensione della persona e del giocatore che si ha di fronte. Anche l’aspettativa che ha lo stesso Nelson nei confronti del premio Solinas ha qualcosa di molto simile: “Il testo verrà valutato da intellettuali molto raffinati, e sono assolutamente fiducioso sul fatto che possano entrarci in sintonia, senza cadere nel tranello di pensare che questo film possa invogliare alla ludopatia”.
Bisogna allora attendere al 25 settembre, per sapere se il soggetto di un possibile film su Dario Sammartino vincerà il premio Solinas. Ciò significherebbe avere una corsia preferenziale per venire realizzato. Ma, anche in caso contrario, la strada verso la realizzazione non si fermerà.
Quale attore per Dario?
In chiusura mi viene da pensare alla scelta dell’attore, così scherzo con i due. “Serve innanzitutto un bambino-ragazzino, perché il racconto inizia con Dario molto giovane”, dice Nelson. Alla domanda invece su chi vorrebbe interpretasse se stesso da adulto, Sammartino ha invece un sogno nel cassetto: “Lo so che è impossibile, ma tanto ne stiamo parlando così in maniera leggera e allora te lo dico: mi piacerebbe che fosse Keanu Reeves!”