Se non avete mai sentito parlare di Sergey Rybachenko, giocatore russo conosciuto anche come “gipsy74“, non preoccupatevi: lo conoscono in pochi. Eppure, si tratta di un personaggio che vale la pena di osservare più da vicino.
Originario di Severodvinsk – una cittadina prossima alla Scandinavia famosa per il suo porto pieno di sottomarini nucleari e per il fatto che fino al 1957 si chiamasse Molotovsk – questo giocatore gravita nel mondo del poker dal 2005, avendo conosciuto negli anni fortune alterne ma in ogni caso mai noiose.
Alle World Series Of Poker quest’anno ha ottenuto cinque in the money, compreso un settimo posto nel Deuce to Seven Championship. Già, perché in generale i tornei lo annoiano a morte, ma non se il buy-in è elevato: “Ho giocato il Poker Player Championship e la maggior parte degli eventi da 10.000 dollari – ha dichiarato a Lee Davy – ma solitamente gioco a poker cinese pineapple, a 500 dollari a punto“.
Anni fa sponsorizzavo tutti i giocatori russi, anche Ivan Demidov
Il giornalista inglese, insomma, non gli ha messo il microfono davanti alla bocca certo per caso, visto che lo conosceva avendolo già incontrato un anno fa a Cipro, meta molto ambita dai giocatori russi: “Da noi è illegale giocare a poker, e Cipro è una delle mete più vicine – spiegava all’epoca – quanto ai tornei, ormai mi dedico soprattutto al poker cinese e di solito non vado ad eventi dove non sia possibile giocarlo”. Ma alle WSOP non corre certo questo rischio.
Non che nei tornei abbia fatto male negli anni: 45esimo nel Main Event del 2010, quarto in un torneo da 1.000 $ lo scorso anno, stesso piazzamento che ottenne proprio al WPT di Cipro appena qualche settimana prima. Ma se le sue preferenze non vanno verso gli MTT un motivo c’è.
Rybachenko è infatti stato protagonista di alcune delle partite più ricche che si siano mai giocate in Russia, e non solo: all’epoca, probabilmente erano fra i tavoli più “pesanti” del mondo. Al riguardo infatti dice: “Giocavamo Pot Limit Stud con un ante da 5.000 dollari, ogni piatto superava il milione. Adesso ricordo tutto questo come se fosse un sogno, non posso neppure crederci, cinque anni fa avevo quindici milioni di dollari“. Ma poi le cose non sono andate proprio benissimo.
Rybachenko fu secondo nel WCOOP heads-up del 2010, vincendo 80.000 dollari
Rybachenko è infatti andato rotto nel 2011, ma adesso è ancora là, nonostante i fasti del passato rimangano distanti: “Quando giocavo nella Bobby’s Room, con bui $2.000/$4.000, quella per me era una partita piccola, anche se adesso capisco che non sia così”. Ma in ogni caso il suo atteggiamento nei confronti dei soldi non è cambiato.
“Non mi importa molto del denaro, mi serve solo per mangiare e viaggiare, non ho bisogno di possedere un aereo o un’isola – precisa – anche quando ero andato rotto tre anni fa, e non avevo neppure del cibo per festeggiare capodanno, ero comunque molto contento. Per me non sono mai soldi, ma solamente fiches. Quando punto non penso che quella cifra valga un appartamento o un’auto di lusso”.
Anche la sua ragazza è una giocatrice, ma “soltanto” a 50 dollari al punto, nonostante pare sia anche più brava di lui: “Le dico di alzare la posta, ma mi risponde che le va bene così”. Evidentemente, neppure a lei serve un’isola.