Le World Series Of Poker, in attesa di conoscere il vincitore del Main Event, tirano le somme di questa edizione, che ha visto registrare il nuovo record di giocatori iscritti, ben 79.471.
Le statistiche, che come sempre vanno sapute interpretare, sembrano mostrare come la voglia di poker attorno al mondo sia viva più che mai, ma che la capacità di spesa dei giocatori sia più contenuta.
Per rendersene conto, basta osservare i dati relativi al Main Event. Nel 2010 gli iscritti furono infatti 7.319, che sono diventati 6.865 nel 2011 e 6.598 nel 2012, fino ai 6.352 attuali: in tre anni si sono persi quasi 1.000 giocatori, pari ad un calo del 13%. Ma le cose stanno proprio così, e di chi è la colpa?
A quanto pare non del Black Friday, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare. Nonostante il field delle WSOP sia composto in modo massiccio da giocatori statunitensi - quest'anno erano oltre il 70% degli iscritti totali - che non possono qualificarsi coi satelliti delle poker room online, si scopre che anche i dati precedenti al Black Friday non fossero poi troppo diversi.
Nel 2008, ad esempio, gli iscritti al Main Event erano 6.844, mentre nel 2009 6.494: un calo c'era quindi stato, ma niente che somigliasse ad un crollo, e rispetto al dato isolato del 2008 la flessione odierna è stata del 7%, dato su cui probabilmente incidono in modo pesante gli effetti della crisi economica.
Il complessivo aumento del numero degli iscritti ai vari tornei - favorito senz'altro dalla costante presenza di tornei di No Limit Hold'em - ma anche il record per il più grande torneo di Omaha hi/low mai giocato sembrano suggerire che sotto la cenere il fuoco sia ancora vivo.
E adesso che, nonostante tutto, anche il poker online statunitense sta dando chiari segnali di disgelo, chissà che già dal prossimo anno i numeri non possano crescere di nuovo.