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AlphaGo

AlphaGo di Google distrugge il campione di Go: quando la macchina supera l'uomo

Arriverà mai il momento in cui le macchine potranno sostituirci in qualsiasi attività? Una domanda che da sempre stuzzica la fantasia e le menti di scienziati, scrittori e registi. Lungi da noi avere una risposta, ma in tanto l'intelligenza artificiale fa segnare un'altra vittoria: AlphaGo, sviluppata da Google, ha fatto un sol boccone del campione europeo di Go, Fan Hui.

Impietoso l'esito del match: un 5 a 0 che non lascia spazio a recriminazioni. Il Go è un antichissimo gioco da tavolo cinese, che risale addirittura a 2.500 anni fa, ed è uno dei più complessi al mondo in termini di strategia ed ha uno degli state space più alti in assoluto tra i giochi. Lo state space (stato di spazio) è, in poche parole, il numero totale di posizioni possibili all'interno di un gioco.

Per fare qualche esempio, il classico tris ha uno state space di 10^x3 ed è stato già 'risolto' dall'intelligenza artificiale. La dama ha uno state space di 10^x20 e, come il tris, si tratta di uno di quei classici giochi da tavolo meno complessi e già risolti dalle macchine. Discorso diverso per gli scacchi, che hanno uno state space di 10^x50.

Per capire la complessità del Go, basti pensare che il numero totale di atomi nell'universo è di circa 10^x80. Volete sapere qual è lo state space del Go, che ha una scacchiera da 19x19 spazi? La bellezza di 10^x171.

Lo volete vedere scritto in cifre?

1.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000
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Come è nato AlphaGo, 'fratello' di DeepBlue, Claudico e Cepheus

Demis Hassabis del team DeepMind di Google, che si occupa appunto di intelligenza artificiale, ha spiegato un po' come è stato approcciato un gioco così complesso: "Abbiamo allenato i collegamenti neurali su 30 milioni di mosse giocate dai migliori giocatori in carne ed ossa, fino a poter prevedere tal i mosse nel 57% dei casi (il record precedente, prima di AlphaGo, era del 44%".

L'obiettivo di Hassabis è ambizioso: "La nostra mission però è quella di battere i migliori giocatori umani, non solo imitarli. Per farlo, AlphaGo ha imparato a scoprire da solo nuove strategie, giocando migliaia di partiti tra i suoi collegamenti neurali, e adattandosi tramite un procedimento a tentativi ed errori, noto come reinforcement learning. Ovviamente ci è voluta una potenza di calcolo enorme, quindi abbiamo fatto un uso intenso di Google Cloud Platform".

Il Go, come gli scacchi e molte varianti del poker, è un gioco ancora ben lontano dall'essere risolto dall'intelligenza artificiale, ma quello di AlphaGo è un passo avanti epocale nella ricerca.

Gli esperimenti in questo senso vanno avanti da tanti anni, ormai. Negli scacchi è celeberrima la sfida tra Deep Blue e Garry Kasparov, mentre nel poker abbiamo gli esempi più recenti di Cepheus e Claudico.

Ecco il video del match tra AlphaGo e Fan Hui

[youtube]http://youtu.be/SUbqykXVx0A[/youtube]

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