Ha frequentato le più esclusive scuole private degli Stati Uniti e la sua vita sembrava quella di un predestinato, erede di un potente impero finanziario. Ma non è andata proprio così. Il suo nome è Andrew Caspersen, figlio di uno dei più famosi speculatori di New York e il suo caso è finito sulla scrivania del procuratore capo del Dipartimento di Giustizia (Doj) del distretto Sud di New York, Preet Bharara che ha giurisdizione proprio su Wall Street.

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Preet Bharara: l'uomo del Black Friday
Per chi non lo conoscesse (difficile), Preet Bharara è stato l'uomo che cinque anni fa mise in ginocchio il poker online americano e mondiale ed ha sancito la fine, di fatto, di Full Tilt Poker (vecchia gestione), Absolute e UB.com. Quando un fascicolo finisce sulla sua scrivania, per l'indagato, in genere ci sono poche speranze. Bharara è stato nominato direttamente da Barack Obama quasi 7 anni fa e, nello specifico, accusò nel 2011 la red room di aver adottato uno Schema Ponzi. La medesima accusa volta nei confronti di Andrew Caspersen, accusato di aver sottratto ai suoi finanziatori quasi 20 milioni di dollari, adottando la stessa strategia.
Come ha fatto a finire così nei guai, un uomo ammirato e rispettato da tutti che solo nel 2015 si era assicurato uno stipendio da oltre 3,6 milioni di dollari?
Dipendenza dal gambling
Caspersen aveva sfruttato il buon nome di famiglia ed aveva convinto parecchi investitori amici (anche parenti stretti) ad investire nel suo fondo. Secondo però i procuratori federali, il 39enne businessman viveva nella menzogna: il private equity found in realtà stava applicando proprio un semplicissimo schema Ponzi: il denaro raccolto dagli investitori finiva nei suoi conti di intermediazione personale.
Secondo quanto affermato dal suo legale, Caspersen ha dei grossi problemi di dipendenza con scommesse sportive e casinò. La sua predisposizione alla scommessa l'ha indotto anche a rischiare ingenti capitali nei mercati azionari.
Schechtman, il suo avvocato ha affermato: "questa storia è una tragedia. Si tratta di una personabuona con una dipendenza nei confronti del gambling feroce che ha causato danni alle persone che amava di più".
L'indagato ha ammesso le sue colpe ed ha sottoscritto un accordo con il Dipartimento di Giustizia: dovrà scontare 10 anni in carcere.
Confine tra gioco d'azzardo e trading: la sottile linea rossa
Ma è doveroso aprire una parentesi importante: che differenza c'è tra gambling e trading sulle azioni? C'è una grossa differenza scommettere su eventi sportivi o sui mercati finanziari? Quali sono i mercati più trasparenti?
Vi sono anche degli aspetti psicologici da non sottovalutare: "c'è una linea molto sottile tra gioco d'azzardo e trading" ha affermato Alden Cass, psicologo e mental coach che ha in terapia parecchi traders di Wall Street, nonché amministratori delegati e atleti professionisti: "quello che ho notato nella mia professione è che spesso la gente smette di essere disciplinata da un punto di vista emotivo e in questo caso il trading diventa gioco d'azzardo puro".
I pubblici ministeri però vedono con scetticismo tali teorie: la dipendenza dal gambling non può essere un'attenuante generica per mitigare le responsabilità penali di queste persone che spesso bruciano milioni di dollari raccolti da piccoli risparmiatori, creando danni sociali enormi.
Scommesse e Wall Street
Non è il primo caso. Il gambling sta recitando un ruolo centrale in alcuni grossi scandali che hanno colpito Wall Street. All'inizio di quest'anno, Michael Oppenheim, un ex broker di JPMorgan, è stato condannato a cinque anni di carcere per appropriazione indebita: ha sottratto $ 19 milioni ai suoi clienti. Il suo avvocato ha sostenuto che il crimine di Oppenheim è stato alimentato da una dipendenza dal gioco. Il suo assistito scommetteva su tutto. Ha puntato un milione di dollari con un collega su un incremento delle azioni Apple.
E' finito nei guai anche il più famoso scommettitore sportivo d'America: William Billy Walters avrebbe fatto una grossa speculazioni sui mercati azionari, sfruttando alcune informazioni riservate. Si tratta di un reato molto grave. In questo caso però, il gambler per eccellenza, è voluto andare sul sicuro (altro che alea..) violando la legge. Paradossi di Wall Street, ma d'altronde tutta
la vita sembra una scommessa.