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Il poker è un gioco difficile contro rivali difficili. Coi deboli giocate semplice

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Balanced Play

Se avete una certa dimestichezza con l’inglese e seguite i giocatori più forti del panorama pokeristico internazionale, vi sarà capitato di leggere queste due paroline, “Balanced Play”. 

In italiano la traduzione potrebbe essere quella di “gioco equilibrato o bilanciato” e un esempio potrebbe essere quello che fa capo alle size di puntata che non dovrebbero variare in caso di mani con scarso e medio valore, rispetto a quelle di medio-alto valore. 

Va da sè che quando ci riferiamo alle stesse size, non parliamo all’esatta entità rispetto ai blinds, agli stack o agli avversari, ma a tutti quegli accorgimenti che serviranno ad impedire ai nostri rivali di accedere con precisione ai nostri range, vanificando così le loro capcità di prendere delle contromisure contro di noi. 

L’esempio delle donne

Un esempio è quello classico con il quale dovremmo giocare allo stesso modo q q e q 2 , è quello a cui fa riferimento Ashley Adams.

Giocando allo stesso modo, o comunque in maniera simile, queste due combo, fatti salvi gli stessi avversari, la stessa posizione, gli stessi stack ecc. ecc., impediremmo, o cercheremo, di essere exploitati dai nostri avversari. 

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L'aggiunta di questa mano debole al tuo range con cui potresti aprire in posizione iniziale, per esempio, aiuterebbe a nascondere la vera forza della tua mano quando rilanci “vero” con le regine e, così facendo, mantieni lontani soprattutto quegli avversari che saprebbero altrimenti prendere le misure.

Questo è tutto giusto, ma... 

Ma attenzione, l’enunciato ha senso contro avversari abili e attenti. 

Se giochi solo mani forti in modo aggressivo e solo mani deboli in modo timido, i tuoi avversari percettivi potrebbero rifiutare di pagarti quando sei forte e iniziare a rubarti i piatti quando è improbabile che tu abbia migliorato le deboli mani iniziali. 

Contro tali avversari, il semplice consiglio di "confondere il tuo gioco" ha molto senso.

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Il poker è un gioco difficile, ma non con tutti

Il problema arriva quando stai giocando contro gli occasionali, allora tutto ciò di senso ne ha davvero poco e tale bilanciamento del tuo range, spesso ti costerà denaro.

Contro giocatori del genere, guadagni poco o niente dal "bilanciamento del tuo gioco", poiché non noteranno ciò che stai facendo.

Detto in altro modo, non sono abbastanza percettivi da notare che scommetti solo mani forti. E anche se lo faranno, essi non saranno abbastanza “abili” da stare lontani quando mostrerai aggressività.

La capacità di un giocatore di buona caratura che riesce a battere con una certa facilità il livello che sta giocando, non è tanto riconoscibile dal profitto che egli ha nel breve periodo, quanto dalla capacità di adattamento che dimostra contro avversari di caratura decisamente inferiore. 

È inutile giocare a livello 4 quando hai di fronte uno che gioca a livello 1, che conosce a malapena le regole.

Tornate indietro con il vostro pensiero, il livello 1 lo avete superato da tempo, sapete perfettamente come lo si può imbrigliare con il livello numero 2… 

Il quarto utilizzatelo con quelli più bravini, tutto il resto vi farà spesso perdere dei soldi. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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