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PokerStars, segnali di apertura? Concessione ai regular high stakes

Continuano le proteste dei giocatori di Pokerstars che sono riusciti ad ottenere una piccola ma significativa modifica.  Nulla è stato annunciato in maniera ufficiale, ma ai giocatori coinvolti è stato comunicato per mail un cambiamento ai tavoli high stakes. Ai giochi Limit e Mixed, con bui fino a 15$/30$, continueranno ad essere assegnati punti del vip system per tutto il 2016.

La modifica originaria invece prevedeva che "i players non guadagneranno VPP ai limit games con bui 10$-15$ e superiori".  E' stato fatto un piccolo passo indietro. Nulla di importante ma senza dubbio significativo sotto il profilo "politico", almeno nei rapporti tra le parti.

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E' il segno evidente che giocatori e responsabili della room si stanno comunque confrontando. Vi sono insomma segnali di distensione, nonostante le parole di fuoco di Ike Haxton che ha deciso di rompere con il Team Online di Stars.

Nel frattempo, dopo aver promosso la protesta dall'1 al 7 gennaio, il sito russo wearepokerplayers.com ha annunciato un terzo sciopero a febbraio. I promotori hanno dichiarato apertamente che vogliono colpire i volumi di gioco, per influenzare i risultati finanziari di Amaya, quotata sul listino Nasdaq di New York.

In realtà, si sta verificando proprio l'effetto contrario, come sottolineano gli esperti di PokerIndustryPro.

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I manager di Rational Group hanno previsto tutto in maniera molto accurata e una diminuzione del turnover, viene accompagnata da maggiori profitti, visto il denaro risparmiato dal Vip System nel breve periodo e una prospettiva migliore per il rake nel lungo termine, tenendo conto che vengono maggiormente tutelati i giocatori depositanti (gli occasionali).

E proprio gli amatori sono stimolati a giocare di più durante queste proteste, a causa dell’assenza dei regular. Ai loro occhi il field appare maggiormente battibile, almeno in via teorica.

Ad indurre Amaya a questi cambiamenti storici, è stato il down in Borsa a ottobre, seguito della pubblicazione dei rendiconti trimestrali che mettevano in evidenza – secondo gli analisti – margini più bassi rispetto a quelli attesi. Da quel momento, è scattato il piano studiato a tavolino da almeno due anni nel quartier generale dell’Isola di Man.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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