Vincere alle scommesse non è affatto semplice poichè il bookmaker, ovvero l'operatore che banca la scommessa, ha alcuni vantaggi rispetto allo scommettitore, ovvero colui che punta sull'esito di un evento.
Il principale vantaggio è la cosiddetta lavagna, ovvero quell'aggio matematico che le quote offerta dal sito di scommesse riservano al banco. La lavagna del bookmaker riflette infatti le probabilità di ogni possibile esito in un evento sportivo calcolata a partire dalle quote offerte. Per calcolare la lavagna occorre trasformare ciascuna delle quote in probabilità secondo la formula
probabilità = 1 / quota
o, alternativamente
probabilità (in %) = 100 / quota
e sommare le probabilità dei vari possibili esiti.
Esempio di calcolo della lavagna
Supponiamo che in una partita tra Inter e Milan il bookmaker offra le seguenti quote:
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- Inter: 2.50
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- Pareggio: 3.20
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- Milan: 2.80
Calcoliamo la probabilità di ciascun esito:
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- Inter: 100/2.50 = 40%
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- Pareggio: 100/3.20 = 31.25%
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- Milan: 100/2.80 = 35.71%
Sommando queste percentuali, il totale è 106.96%, che indica un margine del 6.96% per il bookmaker. Questo significa che il bookmaker si garantisce statisticamente un profitto indipendentemente dal risultato dell'incontro.
Il margine in lavagna non significa che il bookmaker non possa perdere nel singolo evento. Infatti, se la maggior parte delle scommesse vengono raccolte sull'esito che poi si verifica, può succedere che il bookmaker eroghi ai giocatori di più di quanto non incassi. Al di là del risultato del singolo evento, una lavagna positiva gli garantisce però un profitto nel lungo periodo.
Ora che è più chiaro quale sia il principale vantaggio del banco (mediamente del 5% ma può arrivare anche all’8%) vediamo quali sono le regole da seguire per cercare di batterlo.
I bookmaker stabiliscono le quote di un evento basandosi su analisi statistiche, conoscenza storica degli eventi e informazioni aggiornate quali infortunati e squalificati. Anche l'impatto delle scommesse dei giocatori può alterare le quote, modificandole in base alla domanda; è infatti consuetudine che il bookmaker riduca le quote su un esito per il quale sta raccogliendo troppe scommesse.
Prima abbiamo visto come le quote riflettano la probabilità di un esito, con aggiunta del margine dato dalla lavagna, per garantire un profitto medio al bookmaker. Le quote però possono non essere perfette a causa di informazioni incomplete, cambiamenti last-minute o errori di valutazione. La probabilità che un certo evento accada non la conosce nessuno, nemmeno il bookmaker. Anche lui è costretto a stimarla. E come ogni stima, anche la sua può non essere accurata.
Lo scopo dello scommettitore vincente è quello di trovare le quote di valore e scommettere solo su di esse. Riepilogando, quindi:
La quota di valore è una quota "sbagliata", ovvero stimata erroneamente dal bookmaker.
La value bet è la scommessa su una quota di valore.
Vediamo ora come trovare le quote di valore tra le varie quote offerte dai siti di scommesse.
Molti scommettitori hanno difficoltà ad individuare le quote di valore, ma esistono due criteri per capire quando una quota potrebbe essere una quota di valore:
- se la quota è molto più alta della media del mercato
- se la quota è più alta della quota di Pinnacle (punto com). Ricordiamo che per gli scommettitori professionisti Pinnacle è il bookmaker che calcola in maniera quasi perfetta le quote in ambito mondiale, grazie anche alla gestione di importanti volumi di raccolta.
Le quote di valore nelle scommesse UNDER/OVER
Abbiamo visto come identificare le quote di valore, o value bets, sia uno degli strumenti più efficaci per ottenere un vantaggio nelle scommesse sportive. Abbiamo detto che le quote di valore si verificano quando le probabilità offerte dai bookmaker sono superiori a quelle reali, offrendo quindi uno spunto di guadagno potenziale. Ma come si applica questo concetto alle scommesse under e over? Scopriamo insieme i passi fondamentali per individuare queste opportunità.
Calcolare la Quota Equa
Il primo passo per identificare una scommessa di valore è calcolare la cosiddetta quota equa. Questa rappresenta il prezzo giusto, ossia il valore che la probabilità dell’evento dovrebbe avere sul mercato. Supponiamo di voler scommettere su un evento under/over; in questo caso, analizziamo le prestazioni delle due squadre coinvolte negli ultimi dieci incontri, un metodo che può risultare semplice ma spesso efficace.
Ad esempio, prendiamo due squadre, Team X e Team Y, che si devono affrontare. Analizziamo quante volte ognuna delle squadre ha terminato con un punteggio over 2.5 nelle ultime dieci partite: se il Team X ha avuto 6 over 2.5 e il Team Y 8, allora la media combinata sarà del 70%. Dalla formula quota = 1 / probabilità, in questo caso quota = 1 / 0,7 si ottiene una quota equa di 1,428. Se il bookmaker offre una quota più alta di questa, ad esempio 1,55, allora abbiamo una possibile value bet, poiché il prezzo sul mercato è superiore a quello della probabilità reale.
Utilizzare le Medie per Identificare le Tendenze
Le tendenze recenti sono un indicatore importante: alcuni scommettitori considerano gli ultimi cinque incontri invece di dieci per avere una visione più precisa dello stato di forma attuale. Le medie stagionali, o l’andamento casa/trasferta, possono anch’esse aiutare a trovare quote indicative. Calcolare una media più ampia delle ultime dieci partite, della media stagionale e delle prestazioni in casa e in trasferta crea una prospettiva ancora più precisa.
Supponiamo di voler approfondire l’analisi su un match tra Team A (che gioca in casa) e Team B (in trasferta). Possiamo confrontare i dati relativi ai loro rendimenti specifici, considerando le prestazioni in casa del Team A e in trasferta del Team B, e calcolare una media tra questi parametri per ottenere una quota più rappresentativa della realtà. Se la quota offerta sul mercato supera quella calcolata, abbiamo un indizio di potenziale valore.
Applicare il Metodo delle Value Bets alle Scommesse Goal/No Goal
Le value bets possono essere utilizzate anche per le scommesse goal/no goal. Ad esempio, se due squadre mostrano una forte tendenza a segnare e a subire gol, calcolando la media delle partite con esito goal nelle ultime dieci partite possiamo ottenere una quota equa. Anche qui, se la quota offerta dai bookmaker supera quella che abbiamo calcolato, abbiamo una value bet. Ricordiamo però che le value bets si basano su calcoli oggettivi, mentre le “sensazioni” o intuizioni sono da evitare per chi mira a vincite costanti.
Puntare sempre sulle quote più alte
È sempre consigliato puntare sulle quote più altre, tra tutte quelle presenti a mercato. Può sembrare un concetto banale, ma in realtà lo applicano in pochi. Gli scommettitori più attenti, invece, hanno conti aperti su molti bookmakers e scommettono solo quando le quote hanno valore. La redazione di assopoker ha realizzato una comparazione dei migliori siti di scommesse legali in Italia e relativa guida scaricabile gratuitamente.
L’uso e la consultazione dei comparatori di quote o di servizi che segnalano quando una quota è più alta della concorrenza, è un buon modo per approcciarsi al betting.
Se è vero che l'utilizzo di software e servizi da parte dei bookmaker nella creazione delle quote ha ridotto i margini di errore, in fase di apertura dei mercati (quando escono le prime quote relative a un evento) possono esserci differenze ancora interessanti. Le quote si livellano tra gli operatori in prossimità dell’inizio dell’evento ma in apertura ci sono differenze sostanziali, ed è in quel momento che le quote di valore possono essere scovate.
Esempio: scommettere con una quota a 1.40 rispetto che a 1.30 comporta una differenza importante nel lungo periodo. Mettiamo caso che, scommettendo 100 euro, indoviniamo 3 scommesse su 4: nel primo caso (quote a 1.40) faremmo un profitto di 20 euro (ROI - Return of investment - del 5%), nel secondo caso invece avremmo perso 10 euro (ROI negativo -2,5%). Questo è un esempio estremo ma che rende bene l’idea sulla differenza tra essere vincenti e perdenti alle scommesse.
In questo contesto vale la pena ricordare che le quote maggiorate, saltuariamente offerte dai bookmaker, rappresentano una buona opportunità per trovare quote più alte rispetto al mercato, e quindi di valore. Per essere aggiornato poi consultare la nostra pagina dedicata alle quote maggiorate di oggi.
Quote maggiorate
Le quote maggiorate sono un tipo di offerta speciale che alcuni bookmaker offrono ai loro clienti, principalmente per scommesse sportive. Queste quote sono più alte rispetto a quelle normalmente offerte per un determinato evento o risultato, il che significa che il potenziale guadagno per una scommessa vincente sarà maggiore rispetto alle quote standard.
Esempio pratico:
Immagina che una squadra di calcio sia quotata a 2.00 (ovvero, se scommetti 10€, vinci 20€ in totale). Con una quota maggiorata, lo stesso esito potrebbe essere quotato a 3.00 o anche di più, quindi con una vincita di 30€ per una scommessa di 10€.
Motivi per cui i bookmaker offrono quote maggiorate:
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- Attrarre nuovi clienti: Spesso le quote maggiorate sono offerte come parte di promozioni per i nuovi iscritti.
- Fidelizzare i clienti esistenti: Alcuni bookmaker offrono regolarmente quote maggiorate per mantenere i clienti attivi e interessati.
- Promuovere specifici eventi: Per incentivare le scommesse su eventi particolarmente popolari o che vogliono promuovere.
Cose da tenere a mente:
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- Le condizioni: Spesso le quote maggiorate hanno termini specifici, come limiti sulle puntate o vincoli sui prelievi delle vincite.
- Restrizioni: Potrebbero esserci limitazioni sull'uso dei fondi bonus o delle promozioni.
- Rischi: Anche se le quote sono maggiorate, la scommessa comporta comunque il rischio di perdere il denaro puntato.
Quindi, le quote maggiorate rappresentano un’opportunità interessante per aumentare i potenziali guadagni, ma è importante leggere sempre i termini e condizioni specifici associati a ogni offerta.
Il timing è tutto
Come spiegato poc’anzi, le quote cambiano dall’apertura alla chiusura dei mercati. Gli scommettitori più abili ed esperti, in questo lungo percorso, riescono – in alcune occasioni – a individuare le quote sbagliate (quote di valore). Ma è questione di poco tempo, poi le odds vengono modificate. Bisogna farsi trovare pronti e sfruttare il giusto timing.
Soprattutto in fase di apertura, vi è uno spread tra le quote poiché i prezzi sono spesso differenti l’uno dall’altra. E ci sono delle quote che a volte sono molto più alte di quello che dovrebbero essere. In questi casi succede che queste quote elevate calino in fretta, perché i più esperti individuano il valore intrinseco della quota e scommettono molto denaro, spingendola il bookmaker ad abbassare la quota.
Ecco che risulta chiaro come il timing giochi un ruolo fondamentale nell'individuazione della quota di valore e nella piazzata della value bet.
Dropping odds - la vita di una quota
Visto che una quota può mutare anche notevolmente (in alcune rare occasioni anche del 40%) dall’apertura alla chiusura per via dei volumi raccolti, è importante conoscere la vita di una quota: se è cresciuta allora ci saranno minori probabilità di vincere (ci sono scarsi volumi abbinati), se "droppa" (scende) con una variazione sopra il 20% bisogna analizzare bene i motivi, le cause (infortuni etc) perché il denaro si è riversato tutto su quel segno.
A volte è solo semplice speculazione dei mercati, ma in molti casi, c’è un reale motivo che ha spinto la quota a scendere e spinto i bettors a puntare in massa molto denaro su quel esito.
Dropping odds
Le dropping odds indicano una riduzione significativa delle quote di un evento, spesso a causa di grandi volumi di scommesse da parte di scommettitori informati.
È essenziale non seguire ciecamente queste fluttuazioni, ma cercare il motivo dietro la variazione, combinandolo con altre analisi dettagliate.
Analizzando la vita di una quota e le relative fluttuazioni si possono trovare opportunità di valore. Anche in questo caso il consiglio è quello di avere come riferimento i bookmakers con alta liquidità e frequentati da professionisti, come i book asiatici o piattaforme come Betfair Exchange, dove è possibile monitorare cambiamenti di handicap e volumi di gioco significativi. Interpretare le intenzioni di grandi scommettitori può offrire vantaggi strategici, evitando di cadere nelle trappole di mercati manipolati.
Preferire le scommesse singole
Nel mondo del betting, le scommesse multiple sono molto popolari tra gli scommettitori occasionali, ma tendono a essere evitate dai professionisti. Questo divario di comportamento può essere spiegato attraverso l'analisi matematica delle quote e dell'aggio, il margine di profitto del bookmaker.
Una scommessa singola, pur subendo l'effetto dell'aggio, presenta un'unica commissione. Tuttavia, con le scommesse multiple, l'aggio non si limita a un'unica partita ma si moltiplica per ogni evento incluso nella giocata. Ad esempio, se l'aggio su un evento è del 5%, una doppia implica un aggio complessivo molto più elevato, che può disincentivare il ritorno a lungo termine.
Consideriamo una doppia su due partite con aggio rispettivo del 5.35% e 4.06%. La commissione complessiva non è la somma dei due, ma il risultato della loro moltiplicazione nel contesto della quota totale, risultando in un aggio cumulativo molto più alto, nel nostro esempio specifico del 21.72%. Questo meccanismo si aggrava ulteriormente con multiple che coinvolgono più di due eventi, con l'aggio che può raggiungere percentuali stratosferiche.
Le scommesse multiple, quindi, si prestano più a essere inquadrate come una sorta di giocata occasionale piuttosto che un'attività utilizza un approccio razionale (e potenzialmente vincente) nel betting. A fronte di quote potenzialmente alte, la realtà è che le probabilità di vincita si riducono drasticamente a causa dell'alto aggio imposto.
Alcuni siti di scommesse tentano di mitigare questo svantaggio offrendo i cosiddetti bonus multipla, che aumentano le vincite potenziali, ma questi non eliminano completamente l'aggio, bensì lo riducono solo marginalmente.
Vi abbiamo spiegato, in modo razionale, perché scommettere su molti eventi in schedine multiple è sbagliato. Il vantaggio del banco si moltiplica e per lo scommettitore e nel lungo periodo, diventa quasi impossibile essere vincente. L’unica strada teorica per vincere con le multiple è inserire solo quote di valore, ma trovare almeno due quote sbagliate dallo stesso bookmaker, nello stesso momento, è impresa molto ardua.
Risulta chiaro quindi che l'approccio migliore, per cercare di battere il banco, è quello di scommettere solamente sulle singole e, come detto, farlo quando abbiamo individuato una quota di valore.
Assopoker ha dedicato una raccolta di pronostici del giorno sotto forma di scommesse singole, da esplorare alla ricerca di potenziali quote di valore.
Gestione del bankroll
Condizione necessaria (ma non sufficiente) per essere scommettitori vincenti è quello di non mettere mai in gioco tutto il vostro budget per poche scommesse ma di gestire il vostro bankroll con intelligenza e responsabilità. Ricordiamo che il bankroll è la somma che uno scommettitore professionista dedica alla sua attività di betting.
Riportiamo di seguito alcune regole base nella gestione del bankroll:
- È essenziale stabilire un bankroll iniziale e non superare mai questa cifra. Il bankroll non deve essere denaro necessario per le spese quotidiane; piuttosto, dovrebbe essere considerato come un capitale di rischio, ovvero una somma che si è disposti a rischiare (e potenzialmente a perdere).
- È consigliabile allocare una percentuale fissa del proprio bankroll per ogni scommessa. La regola generale è di rischiare tra l'1% e il 5% del bankroll per scommessa, a seconda della propria tolleranza al rischio e dell'esperienza. Per i principianti, è prudente stare al limite inferiore di questa fascia per evitare perdite rapide e significative.
- Adottare un approccio conservativo può proteggere dal rischio di grandi perdite. Evitare di scommettere grosse somme su quote basse o su eventi ad alto rischio può aiutare a mantenere il controllo del proprio budget di scommessa.
- Essere disciplinati. Questo significa evitare le scommesse impulsivamente e aderire a un piano prestabilito. Le decisioni basate sull'emozione spesso portano a scommesse irragionevoli e perdite non necessarie.
- Essere realistici riguardo le aspettative e capire che il betting sportivo comporta rischi significativi. Una gestione oculata del denaro non garantisce il successo, ma può aumentare la longevità e l'efficacia delle strategie di scommessa.