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Vanessa Selbst

Vanessa Selbst sprona le donne: “Andate là fuori e provateci!”

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C’erano una volta sigari e whisky, c’era una volta il poker imbevuto di testosterone. C’era una volta e se oggi non c’è più, è merito anche di giocatrici come Vanessa Selbst, che hanno dimostrato come anche le donne possano farsi valere nel mondo delle carte. D’altro canto non si vincono più di 10,5 milioni di dollari per pura fortuna.

La Selbst è reduce dalla prima edizione degli American Poker Awards di Beverly Hills, dove ha vinto il titolo di Female Player of the Year 2014. Anche se la trentenne ha avuto successo in un gioco che richiede anche una certa quantità di aggressività, la Selbst non è tipo da vantarsi dei propri successi, né da farsi per forza paladina della parità dei sessi in un mondo ancora prettamente maschile.

Quando le è stato chiesto cosa voglia dire essere una donna che lotta in un tavolo di uomini, la Selbst ha risposto: “Non è che in qualche caso io non sia stata una donna, quindi non posso fare un paragone”.

La Selbst, sposata e laureata a Yale, è anche ex presidente dell’università della Queer Straight Alliance, anche se non è una tipica attivista. Il suo approccio al cambiamento è particolare: “Per me è importante, dato che sono una presenza visibile nel mondo del poker, mettermi in gioco sia come donna sia come membro della comunità omosessuale”.

Vanessa stava per cominciare una carriera nel mondo della legge, quando ha sentito il richiamo delle carte. Cresciuta a Brooklyn da due giocatori di bridge, la Selbst è stata attirata dal poker durante gli anni degli studi, iniziando “tanto per perdere tempo con gli amici al college” per poi scoprire il poker online. Da lì, un’escalation praticamente inarrestabile.

Nel 2008 il primo braccialetto alle World Series of Poker, ma da allora l’americana ha proseguito ad inanellare risultati su risultati. Questo non gli ha impedito di prendersi una pausa dal circuito e tornare a New Haven, dove si è laureata nel 2010, prima di tornare ai tavoli e vincere altri due braccialetti, nel 2012 e nel 2014.

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Il poker rimarrà sempre nel futuro della Selbst, che però ultimamente ha fatto l’esame per poter esercitare la professione di avvocato a New York “in modo da tenermi sempre aperte delle opzioni per lavorare in ambito legale e filantropico, quando possibile”. La laurea in legge, infatti, per Vanessa non è semplicemente qualcosa di più, ma un modo per far valere i diritti della comunità omosessuale.

A tutti coloro che aspirano a seguirne le orme, la Selbst suggerisce di fare come ha fatto lei, iniziando dalle partite online. La professionista si è rivolta in particolare alle donne, invitate a credere fermamente di non avere nulla da invidiare ai colleghi maschi.

“Per migliorare, imparare la strategia è stata la cosa più importante per me. Conosco molte donne che sono intimidite quando devono parlare di strategia a un gruppo di uomini, perché ne temono il giudizio. Nella mia esperienza, sono le donne che si sono messe in gioco ad avere avuto più successo”.

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