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Lo sciopero su PokerStars.com prosegue, ma negli MTT fa flop. Il titolo al Nasdaq tiene (-0,44%)

Aggiornamento 13.50. Prosegue lo sciopero su PokerStars.com con i  regular high roller mondiali che hanno messo nel congelatore il mouse, a causa dei tagli annunciati dalla room al Vip System per il prossimo anno. Si temeva un tracollo in borsa del titolo di Amaya, la società proprietaria di PS e Full Tilt, ma così non è stato.

Al Nasdaq le azioni Amaya ieri sono state scambiate a 15.72$ (quotazione di chiusura), con un leggero calo dello 0,44%.

Dani Stern
Dani Stern

TARGET SBAGLIATO?

Se da parte dei top reg c'era l'intenzione di creare dei danni agli occhi degli investitori, lo sciopero si può dire che non abbia sortito alcun effetto.

Anche perché si è creato un equivoco di fondo, con un obiettivo forse sbagliato, a mio avviso. Far calare i volumi può essere un segnale ma Amaya ha pianificato questa manovra, mettendo in preventivo proprio un turnover (giro d'affari) più basso ma con dei margini (profitti) più alti. D'altronde agli investitori interessano gli utili, i dividendi. E ieri, vista l’assenza dei players più forti, diversi regular e giocatori amatoriali (che “costano” molto meno all’azienda) ne hanno approfittato. Alcuni players hanno voluto grindare a livelli più alti. Si è registrato un effetto a catena non previsto dai promotori dello sciopero. Le perdite possono essere state molto contenute.

tornei-ps

TORNEI: GARANTITI SUPERATI

Non a caso, ieri i tournaments (in particolare quelli da 100$ + di buy-in) hanno superato tutti (o quasi) i garantiti. Si registrano su PokerStars.com alcuni overlay solo nelle varianti (PLO in particolare).

Il Super Tuesday (aveva un garantito di 450.000$) ha raggiunto un montepremi di 451.000$. Un calo c'è stato, naturale visto che il torneo prevede un buy-in di 1.050$ ma la room non ha pagato alcun overlay. Se stanotte si sono registrate 451 entries, nell'edizione del 17 novembre avevano aderito 501 giocatori e la scorsa settimana 516. Hanno disertato circa 50-60 players.

Pokerstars open Campione - tutte le info

L'1 dicembre, su 64 tornei, ci sono stati per la precisione tre overlay: uno di Pot Limit Omaha, uno di Five Card Draw e uno NLH rebuy. Per il resto tutto regolare ed anche gli Spin and Go sono stati presi d'assalto come al solito.

CASH GAME: IN ATTESA DEI DATI

Per tracciare un bilancio più attendibile sugli effetti (almeno apparenti) causati dello sciopero, bisognerà attendere però i dati nel cash game, anche sei ieri allo ZOOM, ad esempio i tavoli erano al completo con una discreta lista.

Ma è meglio valutare i numeri, paragonando ogni singola giornata (martedì con martedì etc.). Secondo i dati PokerScout, l'affluenza ai tavoli cash game nei tre giorni in questione della scorsa settimana sono stati i seguenti:

martedì 14.494
mercoledì 14.662
giovedì 14.340

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La media settimanale è stata di 14.485.

Attendiamo nelle prossime ore i nuovi dati e vi aggiorneremo, facendo un'analisi più completa. Al momento, l'unico dato negativo riguarda novembre (mese nel quale è stato annunciato lo storico taglio al Vip System) secondo PokerIndustryPRO. In tal senso, vi può essere una stretta connessione tra queste novità e il calo dell'action su PS.com. D'altronde, Amaya attende risultati positivi sono nel lungo periodo, riguardo questa manovra epocale. Si attende poi una spinta a dicembre con il festival di Natale che mette in palio 10 milioni garantiti.

zoom

NUMERI DELLO SCIOPERO

Sui forum mondiali sono circolati diversi numeri, nessuno dei quali attendibile: c'è chi parla di 2.500 scioperanti chi addirittura, su 2+2, si è spinto a 10.000 (ma se si guardano i dati medi dell'affluenza si capisce che sono numeri privi di logica apparente). Dall'action degli MTT sembra che l'impatto sia stato minimo, mentre nel cash game, per farsi un'idea - scusate la ripetizione - bisognerà attendere i dati ufficiali.

FATTO STORICO. PRIMO SCIOPERO SERIO

A mio avviso c'è stato comunque un aspetto positivo che possono fin da ora incassare i promotori russi (appoggiati da Danni Stern), una considerazione che mi sento di esprimere prima di leggere i numeri definitivi: questo è il primo vero sciopero nella storia del poker online. I precedenti si erano rivelati tutti dei flop clamorosi e la categoria non si era rivelata unita. In questo caso invece almeno i top reg hanno fatto fronte comune, cercando di rivendicare le proprie ragioni economiche.

Leggete questi nomi (tutti hanno aderito all'appello dei russi): Danni “Ansky” Stern, Ben Slusky, JC “PrtyPsux” Alvarado, Peter “Apathy123” Jetten, Phil “MrSweets28” Galfond, Ola “Odd_Oddsen” Amundsgaard e Justin “ZeeJustin” Bonomo. Ma la lista è molto più lunga. La spaccatura tra i players high stakes e PokerStars sembra evidente.

Già avevamo intuito qualcosa durante l'EPT di Malta, quando l'action high stakes era stata disertata da Ziigmund, Juanda, Antonius e soci, mentre sei mesi prima, sempre a Portomaso, si erano registrate ricche e incredibili notti high stakes (ricordiamoci che i tavoli erano gestiti da PokerStars e proprio alla room spettava l'intera rake). I top reg erano già a conoscenza delle intenzioni di Amaya e, con ogni probabilità, hanno preferito qualche ricco home game ma qualcosa si è rotto. Era inevitabile dopo la dichiarazione di guerra pervenuta da Montreal.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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