[imagebanner gruppo=gazzabet] Nick "TCfromUB" Frame potrebbe essere un nome che non vi dice molto, eppure dovrebbe: storico moderatore di 2+2 e giocatore di cash game high stakes su PokerStars, la sua specialità è l'heads-up, ed ora è arrivato anche per lui il momento di fissare gli obiettivi per quest'anno.
Statunitense ma "trapiantato" a Playa del Carmen per poter continuare a giocare online, dopo una parentesi vissuta in Costa Rica, lo scorso anno ha dichiarato di aver vinto circa 400.000 dollari, cifra che comunque è stata al di sotto delle sue aspettative: "Quest'anno punto a guadagnare almeno 750.000 dollari grazie al poker - ha scritto proprio su TwoPlusTwo - ed oltre a giocare l'heads-up No Limit Hold'em e Pot Limit Omaha conto anche di cominciare a giocare i sit&go heads-up high stakes, sia perché mi piacciono sia perché consentono di avere azione forzata".
Considerandosi nettamente più competitivo nel No Limit Hold'em che nel Pot Limit Omaha, non si tratta di un giocatore che goda di stima unanime tra i suoi "pari", con professionisti come Doug Polk e Ryan Fee che non hanno mai nascosto la loro tutt'altro che velata antipatia nei suoi riguardi.
Tuttavia lui, che certo gioca ad alti livelli ormai da diversi anni, non si lascia intimidire più di tanto: spaziando dal NL1000 al NL10.000, sa bene che i migliori gli siano superiori, così come che ogni anno sia più dura, ma non ha avuto timore di ammettere una gran fame, naturalmente in termini di risultati.
Ma i suoi "target" non sono esclusivamente legati ai guadagni: "Mi piacerebbe comprare una Porche 911 GT3 - ha spiegato - sono un appassionato di automobili sportive, malgrado per vivere lo scorso anno non abbia speso più di 60.000 dollari. Non mi dispiacerebbe, una volta esaurita la mia esperienza nel mondo del poker, aprire un'attività in questo senso".
Non una sorpresa, per lui che faceva motocross fin da quando era un quattordicenne, ma in ogni caso quella dei motori per il momento sembra destinata a rimanere una passione: dopo una breve vacanza negli Stati Uniti è infatti tornato in Messico, il che per lui come altri significa apprestarsi a tornare al lavoro, ancora una volta al grido di "Team USA", contrapposto alla corazzata svedese...